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Sanità, verde e strade: a Carpi scintille tra i candidati

Gabriele Canovi
Sanità, verde e strade: a Carpi scintille tra i candidati

Alla Loria il primo confronto a tre tra Arletti, Medici e Righi. Scontro anche su sicurezza e giovani: Bellelli bersagliato

30 aprile 2024
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Carpi L’auditorium non sarà evocativo come una sala cinematografica, ma vederli tutti e tre insieme, seduti allo stesso tavolo, davanti a una platea stracolma, fa un certo effetto.

Il primo scontro arriva dopo una ventina di minuti dall’inizio del dibattito e riguarda i giovani - questa è la seconda buona notizia dopo l’ampia partecipazione della comunità alla serata - poi da lì il clima si farà sempre più acceso tra piste ciclabili, appalti, manutenzione delle strade, verde e strutture sportive. E doveva ancora arrivare l’argomento sanità. O sicurezza.

All’auditorium Loria i tre candidati sindaco - Riccardo Righi per il centrosinistra, Annalisa Arletti per il centrodestra e Monica Medici per il civismo - non si sono risparmiati e non le sono nemmeno mandate a dire nel primo vero faccia a faccia a tre in vista delle elezioni amministrative di giugno. Il bersaglio delle due candidate reduci da anni di opposizione era puntato su Alberto Bellelli, tanto che Righi ha ricordato «io mi chiamo Riccardo».

Come detto, si è partiti in sordina con i tre candidati che hanno spiegato i loro slogan. La “nuova storia da scrivere” di Arletti per «fare tornare Carpi protagonista» contro i “colori” di Righi - «blu elettrico per i giovani e la loro energia, giallo per i lavori in corso e verde per la sicurezza» - e la voglia di “riscrivere il tempo” di Medici perché «c’è troppa gente che non sta bene e quindi serve mettere il benessere davanti ad ogni cosa». Poi il confronto entra nel vivo con il primo affondo di Medici che, riferendosi ai giovani, ricorda come «siano abbandonati e abbiano ricevuto in eredità una cultura del consumo sfrenato». Arletti incalza dicendo che «i giovani non sono da cercare» e che figure come «educatori e allenatori sportivi esistono eccome». «Allenatori? Ma dove?», ribatte Medici sottolineando che «l’amministrazione ha chiuso tutte le palestre». Righi punta sulla proposta di dare vita a un «Consiglio dei giovani con i rappresentanti di associazioni e degli istituti scolastici della città».

Poi tocca a cantieri in corso e manutenzione e gli stracci volano del tutto. «Carpi è la città dei lavori in corso – attacca Arletti – oggi a maggior ragione dato che siamo in campagna elettorale. La viabilità è uno dei tasti più dolenti, per non parlare delle ciclabili: non ne abbiamo e per compensare abbiamo tinto di rosso pezzi di strade. Tredici milioni di euro per la manutenzione? Non si sono visti». Qualcuno dalla platea le suggerisce un paio di occhiali e poi rumoreggia quando la candidata del centrodestra cita la Remesina come esempio di «scarsa manutenzione». Medici rincara: «In Comune ci sono dieci persone per la comunicazione e solo due per il verde, è assurdo». Così Righi: «Intanto nel settore comunicazione sono in tre e non dieci – ribatte – e poi se vedete tanti cantieri non è foga da campagna elettorale, ma significa che questa amministrazione è stata capace di intercettare parecchi fondi del Pnrr».

Spazio poi alla sanità. Un sindaco, per Righi, deve «avere coraggio e andare a battere i pugni sui tavoli regionali e nazionali». Arletti evidenzia come questo aspetto sia «esattamente ciò che è mancato in questi anni», mentre Medici preferisce parlare di «salute» e vuole vedere «più investimenti sulle persone e meno sui mattoni».

Tra un attacco e una frecciatina, Righi e Arletti si punzecchiano sulla recente visita del viceministro Galeazzo Bignami – «Non è nemmeno passato a salutare il sindaco», sottolinea l’attuale assessore – e ancora sulla sanità. Poi tocca alla sicurezza e qui ritornano attuali i vecchi dibattiti in consiglio comunale tra taser agli agenti di polizia locale, unità cinofila e la voglia di potenziare l’educativa di strada. Medici se la prende con i market etnici – «chissà cosa vendono per sopravvivere» – e propone di consegnare borse di studio ai ragazzi stranieri per farli entrare nella polizia locale. Arletti, dal canto suo, considera la sicurezza come «il primo diritto per i cittadini, anche davanti alla libertà perché in questo clima non mi sento libera». Sullo sport, Medici propone un “piano Marshall” per avere più strutture e Arletti attacca Righi sull’ormai famosa proposta di realizzare campi da cricket, mentre il candidato del centrosinistra punta su «più strutture all’aria aperta». Infine, tra la curiosa proposta di Medici di «piantare 500mila pianti di bamboo in 5 ettari» – qui qualcuno ha sussurrato, sorridendo: “Carpi città dei panda” – si è arrivati al tema del consumo del suolo e alla questione Aimag. Righi, ancora attaccato da Arletti sul supermercato sulla Losi e da Medici sulle case di via Bersana, ricorda come gli interventi «siano stati decisi dal Piano regolatore votato nel 2000» e che il «consumo di suolo è stato diminuito», aggiungendo come serva «investire anche sull’energia e non solo sugli alberi». Arriva la conclusione, che è dedicata ai classici inviti al voto dei candidati. Sicuramente chi si aspettava un confronto acceso, e “vero”, non sarà rimasto deluso.