Gazzetta di Modena

Modena. Ha preso il via ieri mattina il processo a carico di un 48enne ghanese accusato di avere abusato della figlia che all’epoca dei fatti aveva solo 13 anni. La ragazzina era stata ascoltata da uno psicologo che ha ritenuto la sua testimonianza attendibile.

Una vicenda agghiacciante, che presenta tanti contorni da chiarire, e che è approdata in tribunale davanti al Collegio dei giudici dove ieri si è tenuta la prima udienza di smistamento.

I fatti contestati si sarebbero verificati a Modena nel 2019. I genitori della 13enne erano separati ma entrambi continuavano a vedere la bambina che trascorreva molto tempo a casa dei nonni. Proprio lì, dai nonni paterni, sarebbe avvenuto l’orrore.

A riferire quanto avvenuto e a puntare il dito contro l’uomo è stata proprio la bambina che si è confidata con la mamma. La donna a quel punto si è subito rivolta alle forze dell’ordine e ha sporto denuncia a carico dell’ex marito.

Nello specifico, la piccola ha riferito di due episodi in cui il papà, l’uomo che più di tutti l’avrebbe dovuta proteggere, avrebbe abusato di lei.

Un racconto terribile quello che la 13enne ha fatto alla madre. Dopo la denuncia è scattato tutto l’iter e la ragazzina è stata ascoltata alla presenza di uno psicologo. Il professionista ha ritenuto il racconto attendibile.

Il padre invece si è sempre difeso respingendo tutte le accuse.

Di quelle presunte violenze non ci sarebbero altri testimoni. Ecco perché la testimonianza della ragazzina sarà molto importante. Sarà ascoltata l’anno prossimo, nel mese di giugno. Insieme alla madre si è costituita parte civile nel processo assistita dall’avvocato Matteo Dorello.

Come detto tutto sarebbe avvenuto nel 2019 ma per questioni tecniche il procedimento è arrivato solo adesso in tribunale. Dopo il rinvio a giudizio per violenza sessuale, ieri la prima udienza di mero smistamento. La ragazza oggi è quasi maggiorenne e non è escluso che quando verrà ascoltata avrà compiuto la maggiore età.