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Carpi, rapina con pistola in casa

Daniele Montanari
Carpi, rapina con pistola in casa

La drammatica testimonianza di una 40enne: «È entrato e mi ha detto: “Dammi tutto quello che hai o ti sparo”. E mi ha mostrato un proiettile»

23 aprile 2024
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«Gli ho detto che poteva anche spararmi, ma che di altri soldi in casa non ne avrebbe trovati, perché non ce n’erano».

È la drammatica testimonianza di una 40enne rumena, ieri a margine dell’udienza in cui ha raccontato in tribunale l’incubo che ha vissuto. La donna è stata chiamata a testimoniare come parte offesa nell’ambito di un procedimento che vede tre persone indagate per rapina a mano armata e concorso, individuate grazie alle indagini della polizia di Stato.

DALL’ANNUNCIO ALLA RAPINA

Il fatto, è emerso ieri, è accaduto la sera del 14 dicembre scorso a Carpi, in un appartamento in zona stazione dei treni. Erano le 22.30 circa, e la donna, che fa la prostituta, stava aspettando un cliente che l’aveva contattata al telefono rispondendo a un annuncio. Ma quando l’uomo è arrivato, si è rivelato ben altro: «Appena chiusa la porta di casa – ha raccontato dopo la deposizione – ha tirato fuori una pistola, me l’ha puntata e mi ha detto: “Dammi tutti i soldi che hai in casa”. Io ho preso tutto il contante che avevo disponibile, circa 400 euro, e gli ho consegnato le banconote. Ma lui credeva che gli nascondessi dei soldi, e mostrandomi uno dei proiettili della pistola, per farmi vedere che era vera, mi ha intimato di dargli tutto, altrimenti mi avrebbe sparato. “Puoi anche spararmi – gli ho risposto – ma degli altri soldi in casa non ne troverai, perché non ce ne sono. Non ne ho altri”. A quel punto lui ha preso i soldi ed è scappato».

TRE INDAGATI

La donna, per quanto sotto choc, ha chiamato degli amici riferendo quello che le era successo. E loro hanno chiamato subito la polizia. Dell’uomo non vi era più traccia, ma l’attività d’indagine disposta ha permesso di arrivare a individuare comunque l’individuo considerato responsabile dell’aggressione choc: è un uomo italiano sui 50 anni, a cui è contestata appunto la rapina a mano armata, avendo messo in atto l’aggressione con una pistola vera, al punto da aver mostrato uno dei proiettili alla donna. Ma attraverso le indagini non si è risaliti solo a lui. Gli inquirenti hanno individuato anche altri due italiani, sui trent’anni circa, accusati di aver agito in concorso in un episodio di una gravità sconcertante, ben lontano dalla quotidianità di vita a Carpi. È possibile che i due abbiano dato supporto logistico al 50enne nella sua fuga, facendolo salire in auto.

IN AULA

La donna, assistita dall’avvocato Giorgio Pelliciardi, è stata sentita come parte offesa in incidente probatorio davanti al giudice Alessandra Sermarini. «È stato un episodio sconvolgente – ha sottolineato la vittima all’uscita dall’aula – quello che chiedo è solo che vengano individuati tutti i coinvolti e che abbiano una condanna esemplare. Perché non deve accadere più a nessun altro una cosa del genere».

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