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Invivavoce fa tappa a Castelfranco per contrastare la violenza di genere

Invivavoce fa tappa a Castelfranco per contrastare la violenza di genere

Il 10 maggio il Dadà ospiterà l’ultimo appuntamento a teatro

23 aprile 2024
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Castelfranco Dopo il successo di Modena e Formigine, “Invivavoce - storie sommerse di violenza di genere” arriva anche a Castelfranco. E lo farà il prossimo 10 maggio, con l’evento al teatro Dadà grazie al sostegno del Comune di Castelfranco (inizio ore 20.30, biglietti gratuiti ma con prenotazione sul sito vivaticket.it). Il tutto grazie al progetto ideato dal nostro giornale che continua a raccogliere consensi grazie alla coprogettazione di Csi Modena e Cisl, al sostegno di Lapam, Mediamo e Proteo Engineering e alla collaborazione di Ert.

L’ESORDIO ALLO STORCHI

Da subito hanno condiviso gli obiettivi di questo evento: sottolineare quanto gli episodi di violenza sulle donne siano diffusi, magari anche più vicini a noi di quanto si possa immaginare, e dare voce alle ragazze e ai ragazzi che ci hanno chiesto di trattare questo argomento con più continuità. Uno spunto che abbiamo fatto nostro, in un percorso che ha avuto nell’evento del 12 marzo una tappa importante con 2.500 spettatori.

Abbiamo fatto squadra. Una squadra che si amplierà ancora. Sul palco saliranno attori, cantanti, musicisti, danzatori che porteranno la loro arte ad interpretare questo filo rosso creato con le testimonianze dei ragazzi in un copione creato dalla regista dell’iniziativa, Paola Ducci. Un’atmosfera unica creata da giovani talenti che faranno sentire la loro voce.

L’esigenza di questa iniziativa, infatti, nasce dal confronto con alcuni studenti e studentesse di Modena che hanno chiesto di porci e interrogarci in maniera differente rispetto al tema. Quanto sommerso c’è, nelle storie di violenza di genere? Quante voci ci sono, che nessuno udirà mai, o che non riusciranno ad avere mai spazio per poter chiedere ascolto? Abbiamo accolto il disagio della loro generazione, attraverso la lettura di numerose testimonianze, attivando differenti professionalità per trattare il tema, sollecitando una ricognizione riguardo al fenomeno della violenza di genere, al di là della cronaca che tutti i giorni affrontiamo.

IL FORMATO

Ne è nato un gruppo di lavoro eterogeneo, coordinato dalla Gazzetta e formato da educatori, psicologi, organizzatori di eventi culturali, che insieme ad attori, musicisti, cantanti, compagnie di danza, ha portato a unire in forme espressive artistiche, sia il messaggio di denuncia del sommerso, sia le pratiche di resistenza pacifica che i giovani ci hanno restituito a contraltare della sofferenza quotidiana.

Invivavoce continuerà e dall’anno prossimo diventerà, anche grazie al vostro sostegno, un percorso dedicato alle scuole secondarie di primo e secondo grado.

E dall’autunno il percorso cambierà anche, con nuove riflessioni e nuovi approfondimenti. E chissà che questo evento, che ha unito forze da ogni parte della nostra provincia, non possa anche uscire dai confini di Modena. Una riflessione continua, che si anima e si arricchisce giorno dopo giorno, persona dopo persona. Perché interromperla dopo serate come questa? Intanto il 10 maggio sarà l’ultima data utile per vederlo a teatro prima della pausa estiva. 

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