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Bisoli: «Modena, devi vincere Chiudiamo la pratica salvezza»

Claudio Romiti

Oggi sfida al Sudtirol, il tecnico: «Dobbiamo sbloccarci»

27 aprile 2024
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«Un match-point». Non usa giri di parole Pierpaolo Bisoli per definire la partita odierna contro il Sudtirol. Se finalmente il Modena torna alla vittoria il primo obiettivo stagionale è centrato, poi, sembra dire, potremmo anche divertirci. Ma quella odierna per lui è anche una gara contro il suo recentissimo passato.

Mister, può diventare anche una rivincita per lei?

«Nessuna rivincita, non c’è rancore. Con il Sudtirol lo scorso anno abbiamo sfiorato un’impresa eccezionale, poi questa volta la partita non è Bisoli-Sudtirol, in campo vanno i giocatori».

Per il Modena la grande occasione di risolvere la pratica-salvezza.

«Se vinciamo, al 99 per cento siamo salvi, e sarebbe il primo obiettivo stagionale raggiunto, dato che intorno ai 43/44 punti dovrebbe esserci la salvezza».

Il Modena però non vince da 13 partite…

«Dobbiamo togliere questo alone negativo che ci circonda. Anche se non sarà facile, ci troveremo in una partita a scacchi, contro un Sudtirol compatto».

Tre gare in otto giorni e in mezzo il derby con la Reggiana.

«Io però adesso penso al Sudtirol. Solo dopo alla Reggiana e comunque i derby si devono solamente vincere. Poi, ripeto che se vinciamo la prima, con la testa finalmente libera sarà bello giocare le ultime tre partite».

Il Sudtirol ha il record dei rigori a favore. Bravi loro a conquistarli?

«Sono bravi, vanno spesso in area, ma sono leali e credo che siano stati tutti meritati».

Per vincere bisogna fare gol, ma il Modena sembra avere qualche problema al riguardo.

«I nostri attaccanti sanno segnare, lo vedo in allenamento. In partita scontano spesso un blocco mentale, quindi devono solo sbloccarsi».

Ad Ascoli sono andati vicini al gol due centrocampisti, Bozhanaj e Battistella. Potrebbero giocare entrambi dall’inizio?

«Bozhanaj ha grandi qualità, il classico giocatore che, come si diceva una volta, spacca le partite. Se lui in campo si disciplina maggiormente e se non gli mettiamo pressione, verrà fuori. Battistella può fare 4/5 a gol a stagione, ha tutto per diventare grande e arrivare a livelli importanti. È l’emblema del giocatore moderno e rivedo in lui Parolo, che ho allenato in passato e che è arrivato in Nazionale».

Ci saranno cambi rispetto alla formazione di Ascoli?

«Uno o al massimo due. Come terzino destro ho provato diverse soluzioni, non Santoro, superlativo ad Ascoli a centrocampo, ma penso che giocherà Magnino. Per il centrocampo siano contati e per l’attacco vedremo. Manconi? Un giocatore di qualità, con un po’ più di forza rispetto a Bozhanaj, salta l’uomo, ha tiro, anche se deve fare meglio la fase difensiva. Sabato scorso abbiamo già trovato una nostra identità difensiva, ora dobbiamo mettere le punte nelle condizioni migliori».

Per lei sarà la prima volta al Braglia da allenatore del Modena.

«Innanzitutto, mi piacerebbe che la panchina fosse quella vicina alla curva, perché io mi sento pienamente del Modena. Sono stato un avversario leale, ma ora sento il calore di questa gente e sono strafelice di essere a Modena».l