Gazzetta di Modena

Sani e belli
Estate

Guida al panino perfetto sotto l'ombrellone, i consigli dell’esperta

Angelica Amodei
Guida al panino perfetto sotto l'ombrellone, i consigli dell’esperta

Gli errori dei pasti sotto l’ombrellone. Meglio un panino se farcito con verdure e proteine. I consigli alimentari della nutrizionista Valentina Schirò e i pericoli dei piatti pronti conservati nell’alluminio e al caldo

27 luglio 2022
3 MINUTI DI LETTURA





Frutta, yogurt, pizza, pasta al forno o gelato sono i piatti che vengono principalmente consumati sotto l'ombrellone, scelta dettata dalla praticità del loro consumo. Ma sebbene possano rappresentare la soluzione migliore, in realtà non è quella più adeguata. La dottoressa Valentina Schirò, biologa nutrizionista e specialista in Scienza dell’Alimentazione spiega tutti i consigli per mangiar sano al mare e senza pericoli.

Un pasto a base di questi cibi non rappresenta un pasto equilibrato che permette di affrontare le calde giornate estive trascorse al mare. Sono infatti cibi ad alto contenuto in zuccheri semplici responsabili di un rapido incremento della glicemia seguito a sua volta da un altrettanto suo rapido decremento. La situazione peggiora quando ad accompagnare il tutto sono bibite gasate, zuccherate e alcolici. Lo sbalzo glicemico dato da queste combinazioni alimentari sarà inevitabilmente responsabile della sensazione di astenia, spossatezza e sonnolenza, ma soprattutto da un ulteriore attacco di fame.

La combinazione ideale: sì al panino

Anche sotto l'ombrellone è necessario che tutti i nutrienti compongano il pasto, senza ovviamente dimenticare gusto e praticità.
Il panino si rivela la scelta più semplice: il pane, possibilmente integrale e a lunga lievitazione, deve essere farcito con una fonte di proteine, di origine animale o vegetale (ad es. pollo, tacchino, crema di legumi), di fibre, grigliate e/o crude (melanzane, zucchine, rucola, lattuga, cetrioli ecc) e di grassi (ad es. olio extravergine di oliva). La combinazione di questi nutrienti permetterà di affrontare serenamente la giornata senza incorrere il rischio di sbalzi glicemici, astenia e disidratazione.

Alcuni esempi: Panino con zucchine grigliate, pomodorini e crema di ceci oppure melanzane, funghi champignon e pollo grigliato. Il tutto sempre condito con olio extravergine di oliva a crudo, erbe aromatiche e un pizzico di sale. Altre alternative valide sono il tabulè (bulgur, cous cous, orzo, farro…) con verdure grigliate e ceci oppure un'insalata di fagiolini, patate e tonno. Si potrà concludere il pasto con un frutto fresco, come pesche, albicocche.

Insalata di riso: i pericoli nascosti

L'insalata di riso è una delle pietanze più gettonate sotto l'ombrellone. Sebbene possa rappresentare un pasto semplice da preparare ed equilibrato, può essere purtroppo un piatto pericoloso da consumare.
L'insalata di riso, così come tutti i piatti a base di cereali, si rivela il substrato ideale per la proliferazione del Bacillus Cereus, responsabile di nausea, vomito, diarrea e coliche. Questo batterio prolifera soprattutto quando non viene rispettata la catena del freddo e i cibi portati a mare, purtroppo, vanno incontro a questo rischio. Sebbene il trasporto e la conservazione del pasto avvenga con l'ausilio di borse frigo, queste non possono sempre garantire una temperatura fresca, omogenea e costante. Si rischia per questo motivo di favorire lo sviluppo di microrganismi pericolosi. Se decidete di acquistare l'insalata di riso in un punto di ristoro assicuratevi invece che il piatto sia conservato in banchi frigo.

I rischi dell'alluminio

I contenitori in alluminio permettono un facile trasporto dei cibi preparati a casa. Ma spesso la scelta di questo contenitore non si rivela la più adeguata e salutare. È preferibile, infatti, che l'alluminio non venga utilizzato per conservare cibi acidi, in particolare, limone, aceto e pomodoro. Il contatto di questi cibi con l’alluminio provoca una reazione chimica: il contenitore rilascia particelle sull'alimento, inducendo un effetto tossico sull'organismo. A questo punto, la scelta migliore è l'utilizzo di contenitori in vetro, ancor meglio di quelli di plastica, che temono il caldo.