Gazzetta di Modena

Terrorismo

Ferrara, Battisti declassificato a detenuto comune: lascia la massima sicurezza

di Giusi Brega
Ferrara, Battisti declassificato a detenuto comune: lascia la massima sicurezza

Dura polemica del sindacato di polizia: «Chi non si pente o non collabora dopo aver commesso i reati più efferati, non merita regimi carcerari agevolati»

29 settembre 2022
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ROMA. L'ex terrorista Cesare Battisti è diventato un detenuto "comune". Il regime di carcerazione, infatti, è stato declassificato rispetto a quello "ad alta sicurezza" a cui era sottoposto. Il provvedimento, sollecitato da tempo dal suo legale, è stato notificato nei giorni scorsi all'ex leader dei Proletari Armati per il Comunismo, detenuto da giugno 2021 nel carcere di Ferrara e che ora potrebbe essere trasferito a Parma.

Il provvedimento del Dap, come spiega il suo avvocato Davide Steccanella, «ha posto rimedio dopo due anni ad una errata classificazione della pericolosità del detenuto. Battisti era stato considerato pericoloso in quanto condannato per terrorismo, ma non è più attuale dato che l'ultimo reato commesso da Battisti risale al 1979. Questa classificazione era applicabile quando esisteva il reato di terrorismo di matrice politica, che ora non c'è più», spiega il legale che rilancia: «Battisti cosa mai potrebbe fare, tornare a fare la lotta armata da solo a 40 anni di distanza? Era solo un errore di classificazione e chi vuole fare delle polemiche, lo fa in modo strumentale».

E le polemiche, infatti, non sono mancate. A partire dal Sindacato Autonomo di Polizia che, attraverso le parole del suo segretario generale Stefano Paoloni, ricorda: «È stato condannato per due omicidi commessi materialmente e due in concorso. Non si è mai pentito. I reati commessi sotto la bandiera dell'ideologia politica non sono meno gravi di quelli commessi per mafia o criminalità comune. Tanti sforzi per le indagini ad opera della Digos di Milano che rischiano di essere vanificati. Dovremo aspettarci presto la semilibertà, il lavoro diurno e i permessi premio?».

Il leader del Sap ribadisce che «chi non si pente o non collabora dopo aver commesso i reati più efferati, non merita regimi carcerari agevolati».

Tuona anche Fratelli d'Italia che invoca il blocco del provvedimento bollandolo come "inaccettabile" in quanto "aberrazione" anche in prospettiva dei futuri benefici che Battisti potrà ottenere. E mentre assicura che «l'impunità del terrorismo rosso non è certamente la politica che il governo di Centrodestra intende mettere in campo», conferma che a breve presenterà una interrogazione parlamentare.

Condannato a 12 anni in primo grado per banda armata, Cesare Battisti - oggi 67enne - evase dal carcere nel 1981. Fu poi condannato - in contumacia - in via definitiva all'ergastolo per quattro omicidi, due commessi materialmente e due in concorso con altre persone. A lungo latitante, fu arrestato in Bolivia il 12 gennaio 2019 dall'Interpol e trasferito in Italia. Dal giugno 2021 si trova nel carcere di Ferrara.