Gazzetta di Modena

Modena

Polacca uccisa, sul corpo trovate tracce di Musto

di Carlo Gregori
Polacca uccisa, sul corpo trovate tracce di Musto

La perizia dei Ris indica la presenza di elementi biologici del sospettato sul cadavere della ex ballerina che ospitava. Prosegue la perizia psichiatrica

05 giugno 2012
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Tracce biologiche di Umberto Musto sono state rinvenute dai Ris sul corpo di Edyta Kozakiewicz e su oggetti trovati sulla scena del crimine. È l’esito della perizia di laboratorio consegnata dalla Scientifica dei carabinieri al sostituto procuratore Giuseppe Tibis che segue le indagini sul delitto nella casa di via Giardini: una ex ballerina polacca 39enne trovata sotto il letto dell’uomo che la ospitava, nuda, piena di ecchimosi sul corpo e con segni sul collo e in bocca. Musto, in carcere in custodia cautelare come sospettato numero uno dell’omicidio, è stato quindi a contatto con il corpo della vittima. Le analisi escludono però tracce di liquido seminale: non c’è stata alcuna violenza carnale. Questi elementi uniti alle prime ammissioni dello stesso Musto, nel corso dell’interrogatorio con il pm Tibis, dopo mesi di silenzio, portano a stringere intorno a lui l’attenzione: le ammissioni cominciano a farsi consistenti e i riscontri probatori parlano chiaro. Per questo la perizia psichiatrica ora in corso potrebbe gettare ulteriore luce sull’accaduto.

Musto resta un uomo confuso nei dettagli dei suoi ricordi. E la questione degli orari tra la sua uscita di casa e la morte della ex ballerina polacca resta centrale per chiarire l’accaduto. Musto ha sempre ripetuto che la mattina del delitto è uscito di casa che era ancora viva. La medicina legale lo ha smentito in fase di autopsia: era sicuramente morta quando l’operaio che la ospitava è uscito di casa.

Anche gli oggetti trovati sulla scena del crimine, non del tutto chiari nella loro presenza vicino al cadavere, indicano che Musto li ha maneggiati. Infine resta il mistero delle ecchimosi. I lividi sul corpo della ragazza sarebbero stati procurati, secondo Musto, dal fatto che la sua mente era intorpidita e perdeva l’equilibrio andando a sbattere contro il muro e cadendo. Secondo l’autopsia sarebbero invece compatibili con forti scuotimenti e spinte contro le pareti. Quindi con scene di violenza. Ma se anche fosse l’aspetto più misterioso resta il legame tra la vittima e chi la ospitava. Un rapporto in qualche modo morboso tra una persona debole che respingeva l’affetto dell’ospite ma che non fuggiva neppure da quella casa tugurio, pur avendone l’occasione. E da parte di Musto un affetto totale, sicuramente esclusivo, per quella figura gracile e ormai non più lucida.