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Sala Truffaut, stagione record grazie a 4mila appassionati

Sala Truffaut, stagione record grazie a 4mila appassionati

MODENA. Una stagione record quella della sala Truffaut che si è chiusa domenica scorsa e affidata al Circuito Cinema. La partecipazione del pubblico alle attività culturali cinematografiche non è...

22 maggio 2014
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MODENA. Una stagione record quella della sala Truffaut che si è chiusa domenica scorsa e affidata al Circuito Cinema. La partecipazione del pubblico alle attività culturali cinematografiche non è stata mai così elevata. E questo anche grazie ai benefici della digitalizzazione. Questa stagione infatti ha fatto registrare il record storico assoluto di tesserati: quasi quattromila, in buona parte giovani appassionati. Tra gli eventi principali della stagione si debbono segnalare le personali dedicate a registi di spessore internazionale come Matteo Garrone (per lui anche un libro monografico edito da Falsopiano, che entra far parte della collana dell’Associazione Circuito Cinema dedicata ai registi italiani, e una mostra di vari artisti su “Gomorra”) e il maestro iraniano Asghar Farhadi. Da citare anche la rassegna sul road movie realizzata al Museo Enzo Ferrari in occasione del Festival della Filosofia, la rassegna dedicata a Vermeer e il cinema, in occasione della mostra bolognese sulla “Ragazza con l’orecchino”, quella dedicata ai grandi film del passato in versioni restaurate (da “Il Gattopardo” a “Roma città aperta” a “La febbre dell’oro” a “Les Enfants du Paradis”, e un ciclo sul thriller contemporaneo coreano. Tra i tanti titoli proposti nel periodo ottobre-maggio, da segnalare “Zoran il mio nipote scemo”, “Lunchbox”, “La religiosa”, “La gabbia dorata”, “Vado a scuola”, “Royal Affair”, “Oh Boy”, “The Spirit of 45”, “Il tocco del male”, “Una canzone per Marion”, “Prossima fermata Fruitvale Station”, “Royal Affair”, “Il cavallo di Torino”, “Side by Side”, “Piccola patria”, “La luna su Torino”, “The German Doctor”. Tante anche le seconde visioni e i proseguimenti di prima visione di qualità. Infine, numerosi incontri con gli autori: con Pippo Delbono per “Sangue”, Paolo Zucca per “L’arbitro”, Germano Maccioni per “Fedele alla linea”, Sandro Dionisio per “Un consiglio a Dio”, Fabio Grassadonia per “Salvo”, Matteo Garrone ovviamente, Gabriele Veronesi per “Emilia rossa, Cuore nero”. Sostanziale come sempre il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, che ha finanziato alcune rassegne, oltre naturalmente a quello istituzionale dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Modena. Tra gli eventi previsti per la prossima stagione, si possono già segnalare l’omaggio a Giuseppe Tornatore (con film, libro, mostra e incontro con l’autore), una rassegna sul cinema della Prima Guerra Mondiale, la personale del grande regista turco Nuri Bilge Ceylan, una rassegna sull’eroe militare per il Festival Filosofia.