Gazzetta di Modena

Modena

i componenti scendono da 40 a 32

Ecco l’ipotesi di Consiglio Un boom per la Maletti

Con questo sistema elettorale e con l’abbassamento del numero dei consiglieri - che da quest’anno non sono più 40 ma 32 - la composizione del nuovo consiglio comunale prevede per la coalizione che...

27 maggio 2014
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Con questo sistema elettorale e con l’abbassamento del numero dei consiglieri - che da quest’anno non sono più 40 ma 32 - la composizione del nuovo consiglio comunale prevede per la coalizione che vince il premio di maggioranza con l’assegnazione di 20 seggi. In base al computo dei voti assoluti, poi, si ripartiscono gli altri.

Questo significa che chi prende più del 50 per cento dei voti, anche se in misura risicata, ha diritto ai venti consiglieri. Sia che si vinca al primo turno, sia che si vada al ballottaggio come nel caso di Modena. Se Muzzarelli vincerà il ballottaggio, diciannove consiglieri andranno al Pd, mentre l’ultimo seggio i democratici lo perdono per cederlo al partito di coalizione, Sinistra Ecologia e Libertà, capace di assestarsi attorno al 2,4 per cento. Venti consiglieri sì, ma per tutta la maggioranza di governo. I restanti 12 sono da attribuire all’opposizione. Primo partito di questa schiera, sempre se il pd vincerà il ballottaggio, è il Movimento Cinquestelle, pronto a maturare cinque seggi: il candidato sindaco Bortollotti e i quattro consiglieri comunali più votati nella sua lista. Secondo partito all’opposizione sarebbe la coalizione di centrodestra formata da Forza Italia, Fratelli d’Italia e Udc. Ma con questi voti solo Forza Italia riuscirebbe a maturare i seggi che andrebbero a Giuseppe Pellacani e ai due candidati più votati del partito di Berlusconi.

Poi una serie di monogruppi per attribuire gli ultimi quattro posti in consiglio comunale: in ordine percentuale due seggi andranno alla Querzè, uno a Montanini, uno a Giovanardi. Un quadro, quindi, decisamente frastagliato, con anche l’incognita di Pellacani che potrebbe lasciare Forza Italia per costituire il gruppo consiliare Udc, dal momento che è da lì che parte la sua storia politica. Così facendo non farebbe il consigliere comunale Fratelli d’Italia, con Michele Barcaiuolo che rimarrebbe fuori dall’aula di piazza Grande.

Si può, però, ancora parlare soprattutto in casa Pd delle preferenze determinanti per comporre il consiglio. Come prevedibile, a fare il pieno è stata Francesca Maletti, capace di chiudere sopra ai 2500 voti. Un dato che non è nemmeno da spiegare dopo la mobilitazione delle primarie. Molto bene anche Fabio Poggi, ma il primo ad inseguire la Maletti è stato Paolo Trande, l’altro capolista. I nomi in quota Maletti hanno comunque riscosso un buon consenso Ma ecco l’ipotesi di consiglio.

MUZZARELLI SINDACO

PD 19 CONSIGLIERI più il sindaco: Francesca Maletti 2540 voti, Paolo Trande 945, Simona Arletti 743, Grazia Baracchi 438, Andrea Bortolamasi 641,Antonio Carpentieri 438, Carmelo De Lillo 519, FedericaDi Padova 343, Tommaso Fasano 542, Marco Forghieri 543, Diego Lenzini 503, CaterinaLiotti 362, Marco Malferrari 474, Giulia Morini 533, Susanna Pacchioni 503, Fabio Poggi 938, Walter Stella 449, Claudio Tonelli 352, Federica Venturelli 414

M5S Marco Bortolotti candidato sindaco, Luca Fantoni 212, Elisabetta Scardozzi 142, Marco Rabboni 99, Mario Bussetti 96

Forza Italia Giuseppe Pellacani, Andrea Galli 289, Adolfo Morandi 231.

Per me Modena Adriana Querzè e Domenico Campana 258

Cambiamodena Antonio Montanini,

Sel Ingridf Caporioni 144,

Ncd Carlo Giovanardi che rifiuterà ed entra Luigia Santoro 324

BORTOLOTTI SINDACO

Il Consiglio comunale cambierebbe di poco e quindi si avrebbe la cosiddetta “anatra zoppa” ovvero Sindaco Grillino ma con consiglio a maggioranza del centro sinistra. In questo caso i seggi sarebbero attribuiti in modo proporzionale il Pd avrebbe probabilmente uno o due consiglieri in meno

Davide Berti