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Tassa pubblicità: per i “franchising” le stesse norme

Le insegne dei "franchising" sono considerate dalla normativa allo stesso modo della pubblicità del prodotto venduto e quindi assoggettabili all'imposta di pubblicità. Lo precisa il Comune,...

28 maggio 2014
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Le insegne dei "franchising" sono considerate dalla normativa allo stesso modo della pubblicità del prodotto venduto e quindi assoggettabili all'imposta di pubblicità. Lo precisa il Comune, richiamandosi "alle leggi e alla giurisprudenza, in merito alla causa annunciata da un negozio modenese e da un'associazione di categoria". Il riferimento è all'Ascon Confcommercio e Fam che hanno contestato al Comune un'interpretazione "abusiva" delle norme che ha portato un proprio associato a pagare una tassa non dovuta.

Il Comune replica sottolineando che "la norma agevolatrice che esenterebbe dall'imposta se l'insegna in questione non supera i cinque metri quadrati, si riferisca alle "insegne di esercizio" che, quale segno distintivo dell'azienda, devono possedere requisiti di originalità e novità che non si rinvengono nelle insegne dei "franchising", come confermato da numerose sentenze".