Gazzetta di Modena

Modena

Le “quote rosa” non sfondano tra gli elettori

Le “quote rosa” non sfondano tra gli elettori

Di fatto invariato il peso delle elette. Nel gruppo Pd i “malettiani” sono 7. L’ex assessore presidente?

30 maggio 2014
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Un consiglio comunale, più rosa, ma non troppo. Con buona pace delle associazioni femministe e di quanti da anni si battono per le quote rosa. È quello uscito dalle elezioni di domenica che avrebbero dovuto assicurare un aumento della presenza di consiglieri donne, proprio grazie alla novità della doppia preferenza che obbligava l’elettore che voleva esprimere più di una indicazione a designare per forza un candidato per genere, pena l’eliminazione del secondo. Conti alla mano la componente rosa è cresciuta di un punticino percentuale. Nel consiglio comunale che sta per essere affidato agli annali, infatti, figuravano soltanto 12 consigliere su un totale di 40. La cura della doppia preferenza è risultata inefficace. Il numero dei consiglieri per vi della riforma è calato a 32 componenti e in proporzione le urne hanno lasciato invariato il numero delle donne. Ne sono state elette 10. Quindi si è passati da una percentuale del 30% su 40 consiglieri a una percentuale del 31,25% su 32. I modenesi non si fidano delle donne? Oppure - più probabile - non è stata fatta una adeguata informazione sulla possibilità di esprimere le due preferenze indicando appunto un uomo e una donna? Anche gli apparentamenti, sui quali si erano concentrati soprattutto i candidati del Pd, non hanno funzionato de ltutto. E se lo hanno fatto è funzionato solo in favore del maschio. Vedi il ticket Forghieri-Di Padova che ha visto entrare il primo e rimanere fuori la seconda, idem con il duo Claudio Tonelli-Simona Rotteglia, è entrato il primo ed uscita la seconda L’unica a funzionare Carmelo De Lillo- Chiara Pacchioni “malettiani” doc che hanno centrato l’obiettivo insieme. Va detto anche che forse, involontariamente, Francesca Maletti recordwoman - ne ha incassate oltre 2mila 500 - ha finito per cannibalizzare le altee candidate. Infatti Fabio Poggi che aveva il ticket con lei ha totalizzato “solo” 938 preferenze. Questo significa che gli elettori modenesi del Pd si sono concentrati sulla Maletti impoverendo le speranze delle altre. E a proposito di Francesca Maletti nel Pd prende quotala convinzione che debba essere lei la presidente del consiglio, proprio in virtù della consacrazione popolare. Resta da vedere se le accetterà un incarico che comunque rischierebbe di limitarne l’azione politica in aula. Ma per quello eventualmente ci sono i “suoi” 6consiglieri De Lillo, Forghieri, Pacchioni, Poggi, Morini e Liotti più eventualmente Lenzini uomo di Richetti. (a.m.)