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L’emporio della solidarietà aiuta oltre cento famiglie

L’emporio della solidarietà aiuta oltre cento famiglie

In pochi mesi è diventato il centro alimentare comunale per chi è in difficoltà Funziona come un supermarket ma si paga con tessere a scalare della Caritas

28 settembre 2014
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Inaugurato nella scorsa primavera, l'Emporio della solidarietà Il Melograno fa i primi conti e programma un futuro in cui è destinato a diventare il centro alimentare comunale unico per le famiglie in difficoltà. Il Melograno, nato dal precedente centro di distribuzione don Ugolini, funziona come un supermarket, con scaffali, corsie, carrelli, ma non si paga in soldi, bensì con tessere a scalare concesse alle famiglie in difficoltà, individuate dai centri Caritas e prossimamente anche dal Comune. A tutt'oggi sono centoventi le famiglie che fanno la spesa in questo emporio, circa trecento persone complessivamente. Numero in aumento e destinato a crescere ancora, non tanto e non solo per il perdurare della crisi: “In questa prima fase – spiega il responsabile Andrea Brunetti – ci siamo occupati soprattutto delle famiglie seguite dalle Caritas, ma contiamo di entrare a regime estendendo l'assistenza anche a quelle seguite dai servizi sociali comunali, convogliando qui le persone al momento assistite coi classici buoni spesa”.

L'Emporio Il Melograno è un supermarket che non compra rifornimenti, vive di solidarietà e di forniture spontanee, non sempre è facile garantire scaffali pieni: «Ormai siamo attrezzati per la minima risposta sempre, stiamo lavorando per avere rifornimenti sempre più costanti e sicuri. Ci sono varie fonti di approvvigionamento, dal banco alimentare a singoli sostenitori; poi ci sono associazioni che hanno adottato uno scaffale e garantiscono il rifornimento costante, come per lo scaffale del latte, uno dei più utilizzati, che ormai è a sistema. Per certi prodotti e certi momenti invece stiamo ancora cercando di ottimizzare».

L'Emporio si occupa principalmente del sostegno alimentare, ma in alcune occasioni si spinge anche in altri settori: è successo di recente col Banco scuola: «Grazie a Coop Estense abbiamo potuto chiedere ai clienti di Mezzavia un aiuto in materiale scolastico, abbiamo raccolto migliaia di quaderni, colori, libri, astucci, che sono finiti sui nostri scaffali; altri casi in cui usciamo dal settore strettamente alimentare, la fornitura di prodotti per l'igiene domestica e per l'igiene personale, che riusciamo a garantire in modo abbastanza costante».

L'altra attività collaterale dell'Emporio, è di tipo educativo, con incontri e iniziative che cercano di insegnare nuovi stili di vita: «Cerchiamo di dare un contributo non solo per riempire lo stomaco, ma anche per proporre riflessioni sullo stop agli sprechi, la decrescita felice, rimedi che fanno risparmiare. Abbiamo un pubblico costante, vorremmo incrementarlo con la partecipazione non solo di assistiti ma anche del resto della cittadinanza, a Sassuolo c'è ancora parecchio benessere e quindi questi sono temi che non tutti sentono propri». All'Emporio si può contribuire con un po' del proprio tempo o con donazioni in denaro o materiali: «I volontari sono aumentati dall'apertura. L'80 per cento circa partecipavano già al precedente progetto, il 20 si è avvicinato dopo la nascita del melograno; quanto a chi viene servito presso l'Emporio, abbiamo circa il 60 per cento di stranieri e il 40 per cento di italiani».

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