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Aereo e trincea nel cuore del Palazzo Ducale

di Stefano Luppi
Aereo e trincea nel cuore del Palazzo Ducale

In uno dei saloni dell'Accademia militare è stata ricostruita una scena della Prima Guerra Mondiale Restaurati i portoni, intervento da quattro milioni per rifare tutte le finestre

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MODENA. Lo storico museo dell'Accademia militare tra pochi giorni aggiungerà al proprio percorso una novità: un intero salone dedicato alla prima guerra mondiale di cui si celebra quest'anno il centenario dell'inizio.

L'iniziativa, fortemente voluta dal personale della principale scuola militare d'Italia, è una sorta di “regalo” al comandante dell'Accademia Giuseppenicola Tota che tra due settimane lascerà l'incarico. Il generale, com'è ormai noto, ha spalancato nei due anni di permanenza a Modena le porte dell'Accademia, grazie a una lunga serie di iniziative ed eventi. L'allargamento del museo è solo l'ultimo tassello di una lunga lista, ma è senz'altro il più “succoso”. È ancora in costruzione, ma il generale ha mostrato come sarà questo spazio permanente dedicato alla prima guerra mondiale.

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A dominare il salone è un aereo, smontato e qui ricostruito, risalente agli anni del primo conflitto: l'ha donato un'associazione di Lugo di Romagna ed è quello fatto volare dal mitico pilota Francesco Baracca, un vero e proprio asso dell'aviazione italiana e medaglia d'oro al valor militare nella prima guerra mondiale. Al militare vengono attribuite 34 vittorie aeree e i suoi legami con Modena sono molto forti: «Abbiamo ricevuto questa donazione - spiega il generale Tota - di cui siamo ben felici, anche perché Baracca ha frequentato l'Accademia militare qui dal 1907 al 1909. Inoltre l'aereo mostra in primo piano il cavallino nero rampante che poi divenne il simbolo della Ferrari anche se con la coda posizionata in altra maniera».

A donare ad Enzo Ferrari l'uso del cavallino rampante oggi noto in tutto il mondo fu la madre del pilota d'aereo scomparso nel 1918 con una raccomandazione: «Ferrari - disse la donna al giovane pilota costruttore modenese - metta sulle sue macchine il cavallino rampante del mio figliolo. Le porterà fortuna».

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Ma la nuova ala del museo, continua Tota, conserva anche altro: «Abbiamo realizzato - dice il militare - grazie a personale tecnico dell'Accademia una ricostruzione di una trincea della prima guerra mondiale, dotata delle armi e degli scudi che c'erano all'epoca. Abbiamo anche posizionato il manichino di un ferito perché crediamo che in questa maniera sarà possibile illustrare ai visitatori e alle scuole come si viveva in trincea all'epoca della guerra. A completare la nostra ricostruzione abbiamo posizionato un megaschermo sul quale verranno proiettati a rotazione filmati dell'istituto Luce».

Ma le novità illustrate ieri non sono solo queste. L'Accademia ha buone possibilità di vedersi assegnare un finanziamento di quattro milioni di euro dall'Unione Europea: «Ci siamo rivolti - continua il generale Tota - a un professionista modenese di bandi europei a cui abbiamo detto che servirebbero quattro milioni per realizzate un restyling di tutte le finestre del nostro amato palazzo, insieme all'ammodernamento dell'impianto di riscaldamento di Palazzo Ducale. Lavoriamo al progetto insieme all'Università sul tema del risparmio energetico».

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Probabile che alla gara pubblica per la prestigiosa commessa parteciperà anche la cooperativa “Open.Co” presieduta dall'ex assessore comunale Daniele Sitta. Per ora, per un valore di circa 8mila euro, la ditta ha restaurato in modo approfondito quattro porte centenarie della sala espositiva del museo: «Abbiamo recuperato - spiega Sitta - le porte usando legno di castagno antico, dimostrando così la bravura dei nostri artigiani. Sono intervenuti dopo che Maria Carafoli mi ha allertato sul problema». Prevista infine una mostra per Natale dedicata a Gabriele D'Annunzio in collaborazione con la Fondazione del Vittoriale.