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Appartamenti e uffici al posto del Supercinema

di Rino Filippin
Appartamenti e uffici al posto del Supercinema

Già pronto un progetto di massima che rivoluzionerà la zona della biblioteca Dopo la chiusura di Fanti, Modernissimo e Capitol in centro restano solo due sale

30 settembre 2014
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Appartamenti di qualità e uffici per professionisti e aziende leader. Saranno realizzati probabilmente al posto dell’ex Supercinema, chiuso ormai da cinque lunghi anni.

Si chiude così la speranza di veder rivivere la storica sala fondata negli anni ’70 e defunta, si dice, a causa della crisi del cinema. Sul progetto immobiliare, realizzato da un noto studio d’architettura locale, si registrano bocche “cucite” da parte della proprietà, la famiglia Gibertoni, ma a grandi linee siamo riusciti a ricostruire quali sono le strategie per quella importante porzione di centro storico. In sostanza i proprietari vorrebbero cedere, almeno in parte, l’immobile e per riuscire a metterlo sul mercato si sono attivati al fine di proporre il “pacchetto” chiavi in mano: progetto di trasformazione e cambio di destinazione d’uso.

«Su quest’ultimo aspetto - ci confidano - l’Amministrazione municipale pare non farà problemi. Per quanto riguarda invece il progetto riteniamo sia in linea con l’esigenza di rivitalizzare quella zona del centro storico». In effetti adesso le serrande abbassate dell’ex cinema e la chiusura del pub l’Officina rendono la zona simile a un anonimo punto abbandonato di periferia. Ma basta girarsi dall’altro lato per ricordarsi che siamo in pieno centro: di fronte all’ex Supercinema infatti c’è l’auditorium Loria e la biblioteca. Chiaro quindi che l’attività immobiliare per forza di cose dovrà essere molto qualificata e, di conseguenza, costosa. Il piano della famiglia Gibertoni è comunque in divenire e la parola fine deve essere ancora scritta. In ogni caso una direzione pare essere stata presa e di conseguenza il destino delle due sale cinematografiche inglobate nell’edificio sembra definitivamente segnato. Per i carpigiani si avvia insomma a conclusione un capitolo iniziato oltre 50 anni fa quando addirittura la sala era solo un cinema estivo, con “poltroncine” di legno e metallo. Poi è arrivato il boom economico e la sala è diventata probabilmente la più bella della città. Il Supercinema ’70 rappresentava la modernità al confronto di sale come il Fanti o il Modernissimo di piazza Martiri con i suoi decori in stile Liberty. Entrambe queste due ultime sale ormai esistono solo nei ricordi. Mentre pare avviarsi sulla stessa strada anche il Capitol di corso Cabassi, chiuso da anni.

Per fortuna resistono in centro il cinema Corso (in corso Fanti), e l’Eden in via Santa Chiara. Il primo ha uno schermo meraviglioso, grandissimo: vengono anche da vicine province per vedere i film proiettati come “ai vecchi tempi”. Il secondo si sta orientando su una programmazione più colta, vicina al gusto degli appassionati.