In Olanda per il mirtillo gigante
Sergio Panini andrà alla più grande fiera del mondo per piccoli frutti
FANANO. Lui per primo ha portato il mirtillo gigante nell’Appennino modenese e, ora, si appresta ad andare a Rotterdam presso il Global Berry Congress (il più importante evento internazionale dedicato ai piccoli frutti), per apprendere le ultime novità del settore e dare vita al suo progetto di lanciare in grande stile la produzione di mirtillo gigante anche in territorio modenese, dopo le positive esperienze che si sono registrate in Trentino Alto Adige e in Piemonte. Il suo nome è Sergio Panini, ha 55 anni e, dopo il diploma in agraria, ha sempre lavorato nel settore vivaistico e ortofrutticolo. Poi, nel 2011, ha fondato assieme alla moglie Anna l’azienda agricola “Green Life - Antica Via Romea” (ilmirtillogigante.com), che oggi è diventata anche un marchio per composte di mirtillo di qualità e per succhi.
«Attualmente - spiega Panini - ci sono grandi opportunità in Italia per il mirtillo. Ho potuto constatare personalmente questa situazione quando ho iniziato a produrre il mirtillo gigante nel nostro appennino, con un migliaio di piantine che danno 40 quintali all’anno. Il mirtillo gigante è molto diverso da quello selvatico che si trova sulle nostre montagne, perché innanzitutto viene percepito più come frutto che come bacca, e ha una conservabilità nettamente maggiore. È molto richiesto come prodotto fresco, mentre il selvatico è destinato soprattutto alla trasformazione. Peraltro i due prodotti non si sovrappongono, perché mentre il mirtillo gigante matura da metà giugno a tutto luglio, quello selvatico matura in agosto. A Rotterdam rimarrò da domani a mercoledì, per informarmi sulle ultime novità del settore e dare vita al progetto di triplicare la produzione di mirtillo gigante nel giro di un paio d’anni. Si possono intravvedere anche in Italia sviluppi interessanti per questa coltura: in Inghilterra, i consumi di mirtillo gigante sono raddoppiati nel giro di 5 anni».
Marco Pederzoli