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Modena, ucciso l'avvocato del processo a Ivan Forte

Modena, ucciso l'avvocato del processo a Ivan Forte

A Lamezia Terme freddato a colpi di pistola Francesco Pagliuso, 43 anni, mentre stava rincasando. Il legale fu protagonista nei processi contro l'uomo che uccise la compagna Tiziana Olivieri nell'aprile 2012. Quattro mesi fa l'ultima conferma dalla Cassazione, l'omicida condannato a 30 anni di carcere

10 agosto 2016
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MODENA  -- Ammazzato a colpi di pistola mentre stava rientrando a casa a Lamezia Terme. E' stata questa la fine dell'avvocato Francesco Pagliuso, 43 anni, molto noto a Modena perchè difese Ivan Forte, l'assassino di Tiziana  Olivieri, la donna di Marzaglia uccisa nell'aprile di quattro anni fa. Il suo assassino era anche stato il suo convivente; al momento dell'omicidio la coppia aveva un figlioletto di appena 11 mesi. La vicenda giudiziaria di Forte si è conclusa quattro mesi quando la Cassazione ha accolto la tesi della piena facoltà d'intendere e di volere dell'assassino, confermando la condanna a 30 anni di reclusione.

Una vendetta legata alla sua attività professionale: é questa l'ipotesi che viene seguita in prima battuta nelle indagini, condotte dai carabinieri del centro calabrese, sull'omicidio dell'avvocato Pagliuso, avvenuto nella tarda serata di ieri a Lamezia Terme. La vittima era ancora all'interno della sua autovettura con la quale stava rincasando, quando una persona si è avvicinata e gli ha sparato alcuni colpi d'arma da fuoco. Il delitto sarebbe avvenuto intorno alle 22,30 di ieri, ma solo intorno alle 3,30 di stamane, rientrando, i familiari di Pagliuso hanno trovato il cadavere nell'auto ed hanno dato l'allarme. I Cc hanno visionato il contenuto di alcune riprese effettuate da un sistema di videosorveglianza.

Pagliuso come avvocato, aveva un vasto giro di clienti, molti dei quali legati ad ambienti della 'ndrangheta e della criminalità in genere. Tra i suoi clienti anche persone comuni con pendenze di vario tipo con la giustizia o coinvolte in controversie di natura privata. In più la vittima aveva interessi in vari settori economici, in particolare nella ristorazione.


É verosimile, dunque, che Pagliuso sia rimasto vittima di una vendetta. Si tratta adesso di accertare chi e perché abbia voluto che Pagliuso morisse, o uccidendo personalmente il professionista o incaricando a tale scopo un killer.