Gazzetta di Modena

È stato l’ultimo segretario del Pci (e il primo dei Ds) e adesso non ne vuole più sapere di Renzi e di questo Pd. Difficile pensare ad un Roberto Guerzoni che perde la sua pacatezza british, ma “l’effetto Renzi” è stato capace anche di questo. Sempre misuratissimo nelle parole e nei toni, Guerzoni non nasconde il suo sconforto: «Ho deciso di non prendere la tessera 2017 e di seguire il percorso di Bersani. Non mi inoltro, però, in considerazioni politiche perché come da mia abitudine spiegherò tutto nel mio circolo. Ci ritroveremo la prossima settimana, e lì spiegherò il mio percorso». Coerente, vecchia scuola, Guerzoni non aggiunge nulla e va dritto all’attualità con l’arrivo di Bersani: «Doveva essere una cena per sostenere l’associazione Lens che Bersani e Visco hanno fondato, poi il contesto politico è cambiato. L’intervista sarà un appuntamento pubblico per tutti, sarà interessante».

Un’ultima battuta sul derby in famiglia con il figlio Giulio, assessore a Modena, che ad uscire dal Pd non ci pensa proprio: «A parte gli affetti familiari che abbiamo in comune - ride Guerzoni senior - diciamo che in queste ore condividiamo solo la passione e la sofferenza per le partite della Juventus. Siamo accomunati da questa passione, non da altro...». L’appuntamento, quindi, è per lunedì: «L’appuntamento è confermatissimo, sono certo che in tanti ascolteranno cosa avrà da dire Bersani».

Davide Berti