i consulenti che facevano riammettere alla white list
Il sindacato denuncia la misteriosa Safi
REGGIO EMILIA. La Cgil, parte civile, aveva denunciato la ancora misteriosa società di consulenza Safi (oggi indagata con 4 persone in Aemilia ter) con esposto alla Procura del 24 luglio 2013. In cui...
19 aprile 2017
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REGGIO EMILIA. La Cgil, parte civile, aveva denunciato la ancora misteriosa società di consulenza Safi (oggi indagata con 4 persone in Aemilia ter) con esposto alla Procura del 24 luglio 2013.
In cui Tania Scacchetti, legale rappresentante di Cgil Modena, esprimeva preoccupazione per il comportamento anomalo di due rappresentanti della Safi Service (uno dei quali, Ilaria Colzi), nel corso di due incontri nella sede di Ance Modena, del 26 e 28 giugno 2013, a cui era presente Marcello Beccati, attuale segretario generale di Cgil Modena e ieri in aula come testimone. «In tali incontri i consulenti della Safi (che hanno gestito l’incontro per conto dell’impresa che li aveva incaricati, il cui scopo era la riammissione alla White list, si sono rivolti direttamente ai sindacalisti, facendo notare più volte di conoscerne spostamenti e relazioni nel territorio) - si legge nell’esposto - e in più di una dichiarazione esplicitato giudizi sull’operato della Prefettura che, se suffragati da prove, dovrebbero essere oggetto di denuncia e di indagine. I consulenti non si sono inizialmente qualificati per nome, ma dichiarati quali consulenti dell’impresa e appartenenti ad una società, la Safi Service, di investigazione privata. Solo nel corso di un terzo incontro, il 4 luglio 2013, hanno consegnato ai rappresentanti sindacali dei biglietti da visita». L’esposto è stato acquisito ieri al processo.
Valentina Corsini
In cui Tania Scacchetti, legale rappresentante di Cgil Modena, esprimeva preoccupazione per il comportamento anomalo di due rappresentanti della Safi Service (uno dei quali, Ilaria Colzi), nel corso di due incontri nella sede di Ance Modena, del 26 e 28 giugno 2013, a cui era presente Marcello Beccati, attuale segretario generale di Cgil Modena e ieri in aula come testimone. «In tali incontri i consulenti della Safi (che hanno gestito l’incontro per conto dell’impresa che li aveva incaricati, il cui scopo era la riammissione alla White list, si sono rivolti direttamente ai sindacalisti, facendo notare più volte di conoscerne spostamenti e relazioni nel territorio) - si legge nell’esposto - e in più di una dichiarazione esplicitato giudizi sull’operato della Prefettura che, se suffragati da prove, dovrebbero essere oggetto di denuncia e di indagine. I consulenti non si sono inizialmente qualificati per nome, ma dichiarati quali consulenti dell’impresa e appartenenti ad una società, la Safi Service, di investigazione privata. Solo nel corso di un terzo incontro, il 4 luglio 2013, hanno consegnato ai rappresentanti sindacali dei biglietti da visita». L’esposto è stato acquisito ieri al processo.
Valentina Corsini