Ecco la web serie su come si usano i beni confiscati

All’alba, dalla barca si ha la visuale perfetta della villa appartenuta al boss Salvatore Geraci. Il giardino sopra gli scogli, le finestre con vista sul mare, i lettini all’ombra della pineta: il...

05 dicembre 2017
2 MINUTI DI LETTURA





All’alba, dalla barca si ha la visuale perfetta della villa appartenuta al boss Salvatore Geraci. Il giardino sopra gli scogli, le finestre con vista sul mare, i lettini all’ombra della pineta: il “ministro dei lavori pubblici di Bernardo Provenzano” negli anni ‘90 ci trascorreva le vacanze con la famiglia. Oggi l’ex proprietà di Cosa Nostra a 22 chilometri da Palermo è una scuola di cucina del Mediterraneo. La rinascita dell’immobile extra lusso è raccontata nel primo episodio di “Riprendiamoli”, la web serie sui beni confiscati alla mafia prodotta dal Gruppo Gedi. La puntata è online dallo scorso mercoledì sul sito di questo giornale e su quelli degli altri quotidiani del Gruppo Gedi oltre che su Repubblica.it. Domani, sugli stessi siti, viene pubblicato il secondo episodio: “L’azienda del Nord sfilata alla ’ndrangheta”, un viaggio tra Modena, Reggio Emilia e Milano per ricostruire la vicenda dell'impresa Bianchini sequestrata ai proprietari per i loro rapporti con il clan Grande Aracri. In tutto la web serie “Riprendiamoli” conta 4 puntate, ognuna dedicata a una storia di rinascita del bene tolto alla criminalità organizzata. Storie di riuso sociale, esempi positivi, che diventano una occasione per l’intera collettività. La terza puntata è stata girata a Reggio Calabria, dove i cittadini possono vedere le tele di de Chirico, Dalì, Fontana in un museo - palazzo della Cultura - nato apposta per esporre capolavori che un tempo il re dei videopoker Gioacchino Campolo nascondeva nella sua casa-bunker. Il quarto episodio si muove sulle tracce delle auto di lusso, status symbol dei baby boss della paranza o del clan sinti dei Casamonica. Fiammanti Ferrari e Porsche confiscate ora corrono su strade di legalità, al servizio delle forze dell’ordine o dei soccorritori. A Milano la Ferrari 458 spider è utilizzata dalla Polizia Locale milanese per promuovere la legalità tra i ragazzi. A Roma il Porsche Cayenne è guidato dalla Croce Rossa per trasportare sangue e organi.

Non perdete la seconda puntata da domani online sul sito del nostro giornale. Buona visione.