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svolta per l’istituto della bassa 

Banca Popolare Piacenza punta all’acquisizione di Sanfelice 1893

Stefano Turcato
Banca Popolare Piacenza punta all’acquisizione di Sanfelice 1893

Allo studio il dossier per un’integrazione. Da tempo i soci premono per una soluzione di questo tipo

03 dicembre 2021
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Stefano Turcato

Si apre uno sbocco per il futuro di Sanfelice 1893, la banca popolare della Bassa modenese che da tempo è interessata a una possibile aggregazione con cui fare fronte ai cambiamenti sempre più pressanti del sistema bancario. Una parte dei soci dell’istituto di credito sanfeliciano preme con insistenza perché venga ricercata una soluzione di questo tipo e ora la manifestazione di interesse della Banca Popolare di Piacenza si innesta alla perfezione in questo contesto.

La Popolare di Piacenza sta infatti studiando il dossier Sanfelice 1893, banca che negli anni passati aveva ampliato il proprio raggio d’azione con filiali nelle province di Modena, Bologna, Mantova e Reggio Emilia. Lo scorso 30 aprile si era tenuta l’assemblea dei soci, caratterizzata da una relazione che ha presentato un incremento del 10,1% della raccolta diretta e del 3,5% della raccolta indiretta, il margine da interesse in lieve flessione e il margine di intermediazione in crescita del 13%. Gli impieghi alla clientela sono saliti del 4,4%. Sanfelice 1893 ha effettuato accantonamenti prudenziali in misura tripla rispetto all’anno precedente e il conto economico si è chiuso con perdita di 3,9 milioni. Il patrimonio netto individuale è passato da 65,685 milioni a 62,482 milioni.

La pandemia ha inevitabilmente inciso sui numeri dell’istituto di credito sanfeliciano contribuendo a determinare una perdita riconducibile anche alle indicazioni prudenziali che Banca d'Italia aveva stabilito per il sistema bancario, raccomandando di non attendere la fine del periodo di emergenza sanitaria per classificare in default i crediti problematici.

E il direttore generale di Sanfelice 1893 Vittorio Belloi aveva annunciato che nell’anno 2020 era stata registrata una perdita consolidata di 4,9 milioni di euro.

Una situazione che ha provocato un’accelerazione nella ricerca di possibili soluzioni straordinarie: negli ambienti finanziari milanesi viene evidenziato il coinvolgimento della Banca Popolare di Piacenza, istituto in cui Corrado Sforza Fogliani ricopre l’incarico di presidente del comitato esecutivo.

A dispetto degli effetti negativi dovuti al Covid, la banca piacentina è riuscita a chiudere il bilancio con un risultato netto positivo di 16,5 milioni con un incremento dei soci e dei clienti. Ma soprattutto è una banca solida dal punto di vista patrimoniale. E in effetti a fine 2020 i principali parametri di valutazione del patrimonio erano abbondantemente oltre il minimo regolamentare e anche al di sopra dei valori normalmente riscontrati nel sistema bancario italiano.