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Cpc Modena, l'azienda raddoppia gli spazi e assume: 500 dipendenti

Cpc Modena, l'azienda raddoppia gli spazi e assume: 500 dipendenti

Il 30 giugno in Consiglio comunale la delibera sull’ampliamento della sede di via del Tirassegno Previsti nuovi edifici per 50mila metri quadrati: un investimento da 350 milioni

29 giugno 2022
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i Luca Gardinale

I numeri fanno impressione, ma del resto è tutta la storia della modelleria meccanica - come recita ancora la vecchia scritta sull’insegna gialla - di via del Tirassegno a raccontare qualcosa di importante. Una storia che domani aggiungerà un nuovo tassello, perché il Consiglio comunale di Modena è chiamato ad esprimersi sul progetto di ampliamento dello stabilimento situato nel quartiere Sant’Anna che produce componenti fondamentali per auto da sogno, dalla Ferrari alla Maserati, dalla Lamborghini alla McLaren. Una produzione che grazie all’utilizzo della fibra di carbonio ha trasformato la piccola azienda modenese nata nel ’59 in uno dei principali partner delle più grandi case automobilistiche mondiali, arrivando a contare 820 dipendenti.

Tornando al Consiglio di domani, in aula arriverà la proposta di delibera sul “Protocollo d’intesa tra Regione, Comune e Cpc group sull’ampliamento del comparto industriale produttivo e di servizi Cpc”.

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Protocollo che prevede «investimenti industriali per la realizzazione di un ampliamento del comparto produttivo e di servizi per circa 50mila metri quadrati - si legge nel documento che andrà al voto domani - ma anche attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale finalizzate alla validazione di un processo automatizzato sostenibile, intelligente e ad alta efficienza produttiva di componenti automotive in materiale composito per l’alleggerimento strutturale di veicoli di nuova generazione». Il documento che sarà presentato domani dall’assessore all’Urbanistica Anna Maria Vandelli prevede inoltre una serie di «collaborazioni tecnico-scientifiche con l’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia volte a supportare la ricerca industriale e a incrementare le conoscenze negli ambiti industriali di riferimento e a favorire la formazione di profili professionali altamente qualificati per il settore automotive», oltre alla «realizzazione di una Academy volta alla ricerca sulla progettazione integrata per tecnologie di ricerca su tre aree tematiche, ovvero innovazione nei materiali per l’alleggerimento strutturale, applicazioni di metodologie e tecnologie digitali nell’innovazione di prodotto e processo legate in primo luogo al riuso e riciclo del carbonio attraverso soluzioni a basso impatto e bassa temperatura, e automazione e digitalizzazione dei processi produttivi e di controllo della qualità».Un progetto che guarderà al futuro dell’auto, con «lo sviluppo - si legge ancora nel protocollo tra Regione, Comune e azienda - di progetti che permetteranno di sviluppare e validare una metodologia di gestione integrata del processo di progettazione e produzione e di Design for sustainability e life cycle assessment di prodotti e processi che consentano a Cpc di offrire efficacemente alle aziende della filiera automotive soluzioni progettuali innovative».

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Per quanto riguarda i numeri, come previsto dal documento al voto, «l’ammontare stimato per la realizzazione degli interventi è pari a circa 350 milioni di euro, di cui circa 340 milioni di investimento industriale da realizzarsi nel sito produttivo di Modena e circa 10 milioni per attività di ricerca industriale da realizzarsi presso le unità locali site nel Comune di Modena nel periodo 2023-2027».

Numeri decisamente importanti anche dal punto di vista delle assunzioni: circa 500 quelle previste con il progetto di ampliamento dello stabilimento centrale. Oggi Cpc conta 4 sedi - oltre a quella di via del Tirassegno ci sono Bomporto, Camposanto e una sulla via Emilia - e ha raggiunto 820 dipendenti, con la prospettiva di passare a 1.350 entro il 2023. Una bella evoluzione per una realtà che solo nel ’90, all’arrivo dell’attuale ad Franco Iorio, di dipendenti ne contava 15, mentre la produzione era ospitata da due piccoli capannoni. l