Gazzetta di Modena

MODENA La notizia ha iniziato a circolare ieri mattina, quando davanti alle informazioni che scorrevano tra radio e telegiornali il nome di Mimma è arrivato anche nella comunità modenese dove aveva vissuto per tanti anni.

Prima sui social, poi nelle chat di Whatsapp alla ricerca di conferme «perché non era possibile che fosse lei». E invece, purtroppo, sì.

Il preside Daniele Barca non si dà spiegazioni: «Mimma era una persona dolcissima. “Preside, lei scherza sempre...”, me lo diceva di continuo con quel viso sempre sorridente. È incredibile, non ci si può credere».

Anche la vicepreside e insegnante di matematica e scienze Cecilia Rivalenti la ricorda commossa: «Una persona di una delicatezza incredibile. Ci voleva un bene dell’anima, ci seguiva sempre anche dopo la pensione. Sono quelle persone semplici con un cuore enorme. Mai avremmo pensato ad una situazione simile, mai aveva dato segnali di qualcosa che non andava a casa. Siamo davvero increduli».

Le fa eco la collega di lettere Paola Montorsi: «Non riesco ancora a crederci. Quando succedono queste cose non pensi mai che possano essere anche vicino a te».

E invece per Mimma era stato così: «Amava Vasco, scherzava sempre, ci voleva bene, chi ci conosce sa che siamo una famiglia», continua ancora Rivalenti. Alle Mattarella il suo ultimo giorno di lavoro era stato nel 2018, prima di ritirarsi per la pensione: «Ma non avrebbe mai voluto smettere di lavorare».l