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La beffa

Modena, multato mentre fa il ticket sosta «Rimpallato tra uffici: è assurdo»

Gabriele Farina
Modena, multato mentre fa il ticket sosta «Rimpallato tra uffici: è assurdo»

Sabato l’odissea, ieri pomeriggio la svolta: sanzione tolta per errore tecnico

27 novembre 2023
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Modena. Parcheggia, va a pagare il biglietto e si ritrova la multa.

Meravigliato, chiede all’accertatore della sosta di cancellare la sanzione. L’automobilista esibisce il biglietto appena ritirato con la targa e il modello dell’auto, l’ora di emissione del ticket.

Alle 10.44 di sabato scorso Giulio Menetti ha pagato 1.60 euro per poter sostare fino alle 12.16 in un posto auto di viale Fabrizi.

Sempre alle 10.44, Menetti ha ricevuto una sanzione da 29,40 euro per aver «sostato senza aver attivato il dispositivo di pagamento». Nel verbale si legge che il parcometro è funzionante e non c’era nessuno nei pressi della macchinetta. Si dice che la multa non è stata contestata «per assenza del trasgressore».

Una versione smentita da Menetti. «Mi ha detto di avere già pigiato sul tasto del dispositivo – critica – e quindi non si riusciva a togliere la multa. Mi ha consigliato di rivolgermi alla Polizia locale».

L’odissea era appena cominciata. Pochi secondi di discrepanza tra emissione e contestazione si sono trasformati prima in ore, quindi in giorni. Al Comando della Polizia locale è stato indirizzato a Modena Parcheggi, «che ha passato ancora la palla alla Polizia locale».

Ieri mattina, Menetti ha tentato un’altra strada per evitare di pagare la multa. Una scelta di principio che va al di là del valore economico della sanzione.

L’annullamento diretto non era un’opzione. L’automobilista può pagare con lo sconto del trenta per cento (entro cinque giorni dalla contestazione o dalla notifica) o svoltare per le vie legali.

Nel secondo caso, deve attendere il verbale di notifica prima di poter accogliere in Prefettura, a cui spetta la facoltà di chiedere accertamenti alla Polizia locale.

Gli agenti possono dare il nulla osta alla cancellazione o confermare la multa, da pagare in misura piena, quasi il doppio del valore iniziale.

Un’ulteriore via (a pagamento) è il ricorso al giudice di pace. Ieri pomeriggio la svolta. «Sono andato a parlare nella sede di via Galilei e un’agente mi ha cancellato la multa – conclude – spiegando che si era trattato di un “errore tecnico”. Meglio così, ma tutta la vicenda è assurda».