Gazzetta di Modena

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L'episodio shock

Modena, vuole la colazione gratis, la barista dice "no": «Mi ha presa a pugni in faccia»

Gabriele Canovi
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L’aggressione al “Nuovo Caffè Rio” all’R-Nord: «Sono stata colpita due volte»

06 dicembre 2023
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Due pugni dritti sul volto. Uno sull’occhio, l’altro sulla tempia: a sferrarglieli un “cliente”, senza un apparente motivo. O meglio: «Pretendeva di fare colazione senza pagare». Poi, la vista annebbiata, il dolore e il trasporto in ospedale. Il tutto mentre lavorava, nel bar dove ogni mattina si reca per preparare i caffè e servire brioche.

LA TESTIMONIANZA

La barista aggredita ieri mattina al “Nuovo Caffè Rio”, il locale inaugurato circa un anno fa all’R-Nord, si chiama Enza. È lei a denunciare l’accaduto perché «stanca di dover lavorare ogni giorno con la paura», perché «è solo l’ultimo di una serie di episodi violenti» in cui lei e le sue colleghe vestono sempre i panni delle vittime. Ieri, evidentemente, la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Già, perché mai prima di ieri era stata aggredita fisicamente: «Offesa sì, più volte; minacciata anche. Ma non mi avevano mai picchiata – racconta dopo essere uscita dalla caserma dei carabinieri e aver sporto denuncia – Solo venti giorni fa ci siamo dovute barricare all’interno del locale perché una decina di persone moleste volevano a tutti i costi entrare. In ottobre, uno straniero aveva sputato sulle vetrate del bar e tentato di aggredirmi solo perché non potevo servirgli una birra essendo le 5 del mattino».

L'EPISODIO SHOCK

Fino ad arrivare all’episodio shock di ieri. Sono circa le 8.30 quando quel giovane «ben vestito e curato» entra nel bar: «Pretendeva di fare colazione senza pagare perché, a detta sua, aveva passato la notte fuori al freddo – racconta Enza, la vittima – Spesso capita di dare brioche avanzate o un bicchiere di latte caldo a senzatetto, ma quell’uomo ha iniziato a offendermi, a urlare e a bestemmiare. Così, io gli ho aperto la porta invitandolo a lasciare il bar». A quel punto, l’aggressore non ci ha più visto: «Ha continuato ad offendermi – dice – poi, all’improvviso, mi ha sferrato due pugni, uno sul labbro e l’altro sulla tempia prima di scappare via». A quel punto è partito l’allarme al 118 e un’ambulanza ha trasportato la donna all’ospedale: «Non vedevo più niente». Intanto, le forze dell’ordine hanno acquisito le immagini delle videocamere di sorveglianza. «Ma non basta – conclude Enza – servono maggiori pattugliamenti e controlli: ci sentiamo abbandonati, come se questa fosse la terra di nessuno».l