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Rapinato dalla baby gang a Modena: «In due accerchiati da dieci»

Rapinato dalla baby gang a Modena: «In due accerchiati da dieci»<br type="_moz" />

Bande di minori ancora in azione ai danni di coetanei: «Hanno sfilato il portafogli e preso i soldi che c’erano»

09 dicembre 2023
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MODENA. Altro inquietante episodio di delinquenza giovanile in città, in un luogo già sotto la lente come la stazione delle corriere. La Gazzetta già nei giorni scorsi aveva parlato delle “rapinette” da pochi euro che venivano compiute da gang di minorenni ai danni di coetanei. Purtroppo se n’è verificata un’altra, a testimoniare che il fenomeno è ancora lontano dall’essere debellato.

LA TESTIMONIANZA

È una mamma a rendere noto tutto, tramite una testimonianza piena di rabbia e allo stesso tempo di preoccupazione. È successo giovedì, nel classico orario di uscita dalle scuole. Suo figlio, che frequenta la terza superiore, era in compagnia di un coetaneo e in stazione doveva prendere la corriere per ritornare a casa. Sembrava tutto tranquillo, poi l’aggressione: «Lui e il suo amico a un certo punto sono stati circondati da un gruppo di una decina di ragazzi, tutti minorenni e italiani – racconta – hanno detto loro che volevano i soldi che avevano dietro, e hanno cominciato a mettere le mani nello zaino in cerca del portafogli. C’era anche il pc portatile, ma per fortuna non l’hanno preso: volevano solo i soldi. Hanno quindi messo le mani in tasca ai ragazzi, finché non hanno trovato il portafogli con i 7 euro che aveva con sé il suo amico. Li hanno presi e sono andati via come se niente fosse».

LA DENUNCIA

Per quanto si tratti di una cifra molto bassa, la dinamica configura il reato di rapina. Sono stati segnalati, come detto, diversi episodi di questo tipo nelle settimane scorse. Col problema però che non tutti, anzi abbastanza pochi per la verità, sono stati denunciati alle forze dell’ordine. Non così per fortuna stavolta: «I ragazzi sono andati subito dalla polizia a raccontare tutto – sottolinea la madre – adesso ci devo andare io a firmare il verbale. Spero che li trovino presto. Avevo l’incubo che una cosa del genere potesse succedere anche a mio figlio, e purtroppo è successa. Però non si può vivere in questo modo, non capisco perché non fermino queste bande minorili. Stavolta alla fine è andata bene, perché non hanno fatto del male a nessuno. Ma potrebbe succedere qualcosa di molto brutto, se si va avanti così». Dalle telecamere di sorveglianza in zona potrebbero arrivare immagini utili a individuare i responsabili.

LE INDAGINI

La polizia di Stato sta monitorando con attenzione il fenomeno delle bande giovanili: proprio giovedì è arrivata la notizia che il nuovo questore Donatella Dosi ha emesso sei avvisi orali nei confronti di altrettanti minorenni che hanno compiuto raid vari in centro nelle settimane scorse, cogliendo subito l’opportunità aperta dal decreto Caivano. Ma a quanto pare il fenomeno è molto esteso.

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