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Vignola, la Casa del Natale si riaccende per le feste: «Serve tanto lavoro, ma che soddisfazione»

Carlotta Fornaciari
Vignola, la Casa del Natale si riaccende per le feste: «Serve tanto lavoro, ma che soddisfazione»<br type="_moz" />

La proprietaria Silvia Capitani: «Ogni anno aggiungiamo qualcosa di nuovo, per noi è una passione»

09 dicembre 2023
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Vignola Fenicotteri, omini di marzapane, renne, slitte, gufi, orsacchiotti, lupi, persino i Re Magi: migliaia di piccole lucine, centinaia di colori, e decine di bambini incantati di fronte allo spettacolo.

Non è il capodanno a Times Square, ma uno show, per adulti e piccini, molto più vicino di quello che pensiamo: ci troviamo nella zona Vescovada, a Vignola, e Silvia Capitani, quando scatta il periodo natalizio, porta avanti la sua passione ormai decennale. Il suo giardino, il nuovo “Grand Hotel” di tutte le decorazioni, da anni è una delle principali attrazioni dei vignolesi: la “casa di Natale” che tutti i bambini devono assolutamente visitare prima di tornare a casa da scuola.

«Tutti gli anni, quando scatta la seconda metà di ottobre, capisco che è ora di mettermi al lavoro – racconta Silvia Capitani con un sorriso e tanta soddisfazione sul volto – Abbiamo un ulivo bello vecchiotto, di quasi 400 anni: un anno, dovendolo coprire con un telo bianco per proteggerlo, ci siamo chiesti: “Perché non aggiungiamo anche delle lucine bianche?”. Così, un addobbo tira l’altro, è iniziata la nostra passione».

A metà ottobre i lavori hanno inizio, il villaggio inizia a prendere forma: ogni mezza giornata, ogni serata, ogni minuto libero dal lavoro diventa perfetto per dedicarsi alla passione di una vita. Poi, verso la fine di novembre, la magia ha inizio: «L’obiettivo è sempre stato quello di aggiungere qualcosa di anno in anno: prima le renne, poi i Re Magi; la maggior parte delle decorazioni e delle luci me le faccio spedire dall’estero, quando non le trovo qui in Italia: le sagome sono tutte realizzate con led di ultima generazione, che permettono di avere consumi ridotti – spiega Capitani – Certo, ci vogliono molto tempo e impegno, ma conto di riuscire di anno in anno a estendere il mio villaggio sempre di più. Ormai, pur nel suo piccolo, è diventato imperdibile per i bambini, e anche gli adulti non se lo lasciano scappare facilmente».