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Sassuolo, 44 giornate di squalifica a undici calciatori della Consolata: «Hanno minacciato l’arbitro»

di Giacomo Molteni
Sassuolo, 44 giornate di squalifica a undici calciatori della Consolata: «Hanno minacciato l’arbitro»

Clamorosa sentenza del giudice sportivo della Figc dopo il match di Prima categoria tra i sassolesi e il Montombraro

13 dicembre 2023
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SASSUOLO. Clamorosa e del tutto inedita, almeno a nostra memoria, sentenza del giudice sportivo della Figc regionale all’indirizzo di una squadra modenese di Prima categoria, la Consolata, in merito alla gara Consolata-Montombraro 0-1 di domenica: quattro giornate di squalifica a testa a 11 (undici!) giocatori della formazione sassolese, in pratica tutta la formazione che ha concluso la partita.

LE MOTIVAZIONI DEL GIUDICE SPORTIVO

Nessuno di loro è stato espulso durante il match, ma la motivazione è la stessa per tutti ed è la seguente: "A fine gara rivolgeva espressioni ingiuriose e minacce nei confronti dell’arbitro". I loro nomi, in burocratico ordine alfabetico: Baia, Bassani, Cotella, Faella, Forti, Frigieri, Gazzotti, Grassi, Pagani, Topolini, Villani.

Come se non bastasse, è stato inibito ad andare a referto sino al 24 febbraio 2024 il d.s. Roberto Grasso, reo di non aver "dato assistenza all’arbitro" e proferito "espressioni ingiuriose", e soprattutto comminata una multa di ben 1000 euro alla società perché, tra le altre cose, "mentre l’arbitro cercava di divincolarsi dalla mischia creata dai tesserati della società ospitante veniva colpito alla schiena da alcuni tesserati della Consolata che tuttavia non riusciva ad identificare provocandogli intenso dolore. Successivamente l’arbitro si recava al pronto soccorso per essere sottoposto a controlli".

LA SCINTILLA E IL TENTATIVO DI DIFESA

Il tutto era nato in seguito a un rigore reclamato dai sassolesi negli ultimissimi minuti di gara e non concesso dall’arbitro.

«Una cosa incredibile - commenta lo stesso ds Grasso - perché è stato un parapiglia come ne capitano diversi ogni domenica di calcio dilettanti, in cui offese ce ne saranno state ma minacce nessuna. Qualcuno da dietro avrà anche toccato l’arbitro, ma squalificare tutti i giocatori in campo in quel momento è assurdo. Faremo ricorso? Valuteremo anche insieme ai giocatori i pro e i contro, perché il rischio è di non ottenere nulla o addirittura peggiorare le cose. Di sicuro non smobilitiamo: siamo senza un intero undici titolare ma abbiamo la Juniores più alcuni ragazzi che stavamo provando per rinforzarci, e da qui a sabato a questo punto qualcuno lo tesseremo. A Maranello domenica andremo come sempre in venti e daremo battaglia».