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Due minorenni rapinati con un coltello a Modena Est

di Gabriele Farina
Due minorenni rapinati con un coltello a Modena Est

Un 15enne e un 17enne presi di mira in strada Saliceto Panaro: i tre assalitori hanno picchiato il più grande, preso lo smartphone e altri oggetti. Indaga la polizia

14 dicembre 2023
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MODENA. «Telefono, telefono, telefono». Un parola ripetuta freneticamente come in un incubo con un coltellino puntato verso il proprio corpo.

L’AGGRESSIONE IN STRADA SALICETO PANARO

Un incubo vissuto in prima persona da un quindicenne e un diciassettenne modenesi in strada Saliceto Panaro la scorsa domenica sera. I due amici si erano visti a poche ore di distanza dalla vittoria di Modena Volley con Trento al PalaPanini. Gli oltre quattromila al palazzo erano ormai defluite e le strade ormai quasi deserte.

Erano circa le 22.30 quando i due giovani stavano percorrendo strada Saliceto Panaro. Si stavano dirigendo verso via Pierluigi da Palestrina quando qualcosa è andato terribilmente storto.  Arrivati all’altezza della scuola Sacro Cuore i due amici sono stati avvicinati da tre sconosciuti giovani slanciati di un’età presunta tra i sedici e i vent’anni.

I due giovanissimi non li hanno visti arrivare, ma sono stati colti alle spalle e quindi spinti verso una ringhiera. L’azione è stata fulminea e al tempo stesso difficile da dimenticare. Uno dei tre ha bloccato il quindicenne, mentre gli altri due lo minacciavano, intimandogli di consegnargli quanto in suo possesso.

Uno dei due aveva con sé un coltellino svizzero e lo ha utilizzato per minacciarli. Successivamente, ha iniziato a frugare nelle tasche dei due giovani. «Telefono, telefono, telefono», ripeteva il giovane con l’arma nei confronti del quindicenne.

Il minorenne s’è visto sottrarre un cellulare, un power bank e una sigaretta elettronica. L’amico diciassettenne ha resistito al tentativo di rapina, rimediando un’incalzante sequenza di calci e pugni, di cui riporta ancora i segni sul proprio volto.

Uno dei tre assalitori ha anche tentato di colpirlo con l’arma, ma il diciassettenne ha parato il colpo. A quel punto, il quindicenne è intervenuto in difesa dell’amico. S’è fatto forza e ha spintonato un componente della banda. Tanto è bastato per allontanarsi dalla morsa dei tre, che poi hanno deciso di far perdere le proprie tracce.

LA CHIAMATA ALLA POLIZIA, POI LA DENUNCIA

I tre sono infatti scappati in direzione di via Benedetto Marcello, mentre i due minorenni facevano ritorno alle rispettive case, raccontando la disavventura alle famiglie. La madre del quindicenne ha chiamato il 112 e dopo poco tempo ha parlato con gli agenti di una squadra, inviata dalla Questura.

Lunedì scorso, la donna s’è presentata all’ufficio di via Divisione Acqui per formalizzare la denuncia rispetto a quanto accaduto.

I tre denunciati hanno un’età compresa tra i sedici e i vent’anni. La scena s’è svolta velocemente e i due non sarebbero in grado di riconoscere i volti degli aggressori. In base alla descrizione fornita, indossavano abiti scuri e hanno un’altezza compresa tra i 180 e i 185 centimetri. Non sarebbero di origine italiana, ma magrebina.

Il quindicenne è uscito illeso dalla colluttazione, mentre il diciassettenne è stato ferito. Il bottino consiste in un iPhone 13 Pro, una scheda Sim, un power bank nero e una sigaretta elettronica.

Gli inquirenti sono al lavoro per ricostruire gli spostamenti dei tre in fuga. La rapina di domenica s’inserisce in una lunga scia di episodi legati alle bande giovanili.

Non è un caso che il nuovo questore di Modena, Donatella Dosi, abbia assunto tra i primi atti sei avvisi orali nei confronti di altrettanti minorenni (tra italiani e stranieri). Tre minori, due di sedici e uno di quattordici anni, sono stati “avvisati” dalla Questura dopo una rapina nei confronti di un minorenne in viale Molza.

Un 15enne tunisino ha ricevuto la misura per una tentata rapina in concorso in via Gallucci. Nei suoi confronti il questore ha anche disposto il divieto di accesso agli esercizi pubblici. Originario della Tunisia uno dei due diciassettenni (l’altro proviene dal Pakistan) avvisato dalla Questura per una rissa tra minori, sempre ai sensi del decreto Caivano.

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