Gazzetta di Modena

Modena

L’arresto

Finti carabinieri in divisa truffano una coppia di anziani a Castelnuovo e scappano sull’auto rubata con targa falsa, investendo un vero carabiniere: due arrestati

Finti carabinieri in divisa truffano una coppia di anziani a Castelnuovo e scappano sull’auto rubata con targa falsa, investendo un vero carabiniere: due arrestati

Avevano rubato 3.100 euro: rintracciati a Modena, sono fuggiti fino a Formigine, dove hanno tentato di rubare un’altro mezzo per poi essere bloccati. Caccia al loro complice

16 dicembre 2023
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CASTELNUOVO. Si erano finti carabinieri per truffare una coppia di anziani a Castelnuovo Rangone, rubando dalla loro casa 3.100 euro in contanti e dandosi alla fuga su un’auto rubata. Una volta individuati a Modena dai veri carabinieri, ne hanno investito uno che intimava loro di fermarsi e hanno proseguito la loro corsa a Formigine, dove sono stati poi bloccati e arrestati.

Protagonisti due malviventi che ora si trovano in carcere. L’episodio è accaduto mercoledì 13 dicembre.

L’INDAGINE E L’ACCUSA

I carabinieri della compagnia di Sassuolo, nell’ambito di un’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Modena, hanno arrestato in flagranza di reato i due uomini ritenuti responsabili in concorso dei reati di truffa aggravata dall’età avanzata delle vittime e dall’errato convincimento di eseguire un ordine dell’autorità.

Oltre a questo, i due malviventi sono ritenuti responsabili di lesioni personali aggravate perché commesse, al fine di conseguire profitto ed impunità di altro reato, ai danni di un pubblico ufficiale nell’adempimento del proprio dovere; resistenza aggravata e continuata a pubblico ufficiale, perché commessa al fine di conseguire profitto ed impunità di altro reato; ricettazione di auto rubata; ricettazione di auto rubata circolante con targhe contraffatte; tentato furto aggravato di autovettura; concorso aggravato nel possesso di segni distintivi contraffatti; concorso nel possesso ingiustificato di chiavi alterate e grimaldelli.

LA TRUFFA A UNA COPPIA DI ANZIANI

La misura precautelare adottata dai carabinieri si è resa necessaria perché i due indagati, insieme a un complice non identificato, si sono presentati a casa di una coppia di pensionati ultrasettantenni di Castelnuovo Rangone e, con abiti ed emblemi falsi dell’Arma dei carabinieri, hanno chiesto di poter controllare il denaro contante custodito in casa con l’intento fraudolento di verificare la presenza di banconote false.

Indotti in errore, gli anziani, convinti di collaborare con i militati, hanno consegnato  tutto il denaro in loro possesso, corrispondente a 3.100 euro. Dopo aver simulato l’ispezione dei numeri seriali, i truffatori hanno chiesto alle vittime di seguirli in caserma per ulteriori accertamenti. Sono così riusciti a dileguarsi a bordo di un’auto guidata da un complice sconosciuto, poi risultata rubata.

Gli anziani si sono recati alla caserma dei carabinieri di Castelnuovo Rangone per raccontare l’accaduto. I militari, raccolti nell’immediatezza gli elementi identificativi degli sconosciuti, si sono subito messi alla loro ricerca, intercettando l’auto su cui questi si erano allontanati nell’abitato di Modena.

Gli indagati, vistisi scoperti, hanno tentato la fuga a bordo del mezzo, investendo

un carabiniere che aveva intimato l’alt.

L’immediato inseguimento operato dalle altre pattuglie si è protratto fino a Formigine, dove i malviventi hanno abbandonato l’autovettura, cercando di rubarne un’altra. Sono stati tuttavia bloccati e arrestati.

La perquisizione nei loro confronti e sull’auto ha consentito di recuperare l’intera somma di denaro sottratta nell’abitazione di Castelnuovo Rangone, oltre a tesserini, distintivi, cappellini e divise con i colori e gli emblemi in uso ai carabinieri, 4 radio ricetrasmittenti e ulteriori 5.000 euro in contanti, probabile provento di altri reati analoghi.

L’auto in loro uso montava targhe contraffatte per eludere i controlli stradali.

Nella mattinata del 15 dicembre il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Modena ha convalidato l’arresto operato dalla polizia giudiziaria, disponendo la custodia cautelare in carcere.