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Modena, l’ex cinema Cavour diventa “Casa Ciao”

Davide Berti
Modena, l’ex cinema Cavour diventa “Casa Ciao”

Venduto dalla Diocesi a un’agenzia di comunicazione: a gennaio i lavori, pronto a primavera

18 dicembre 2023
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Cercare il tuo posto del cuore e trovarlo nel cuore della tua città. Ecco, l’acquisto dell’ex cinema Cavour da parte dell’agenzia di comunicazione Ciao è proprio una questione di… cuore.

«INNAMORATO»

«Quando ci sono entrato per la prima me ne sono subito innamorato. Ero alla ricerca del luogo giusto per la sede modenese della nostra azienda. Non volevo, vetri, acciaio, direzionali. Volevo un luogo che ci facesse sentire a casa».

“Casa Ciao”, appunto. Così si chiamerà, dalla prossima primavera, l’ex cinema di corso Cavour che la Diocesi (più precisamente la chiesa Santa Maria degli Angeli detta del Paradisino che ne era legittima proprietaria) ha venduto a Matteo Seghedoni, amministratore di Ciao, che continua il suo racconto: «Ci occupiamo di comunicazione in tutto il mondo ma siamo molto legati alle nostre radici, perché qui ci sono le nostre emozioni. Dovevamo trovare un luogo per contenerle, per crearne di nuove».

IL FUTURO

Una società di comunicazione, che lavora anche per grandi marchi internazionali e multinazionali, che cosa farà nel cuore di Modena? «Continueremo a fare, meglio, quello che già stiamo facendo perché io penso che il bello, come questo luogo, favorisca le idee, le relazioni».

Affascinante, senza dubbio, anche solo la storia dell’ex cinema Cavour. Lo stabile è del 1700 e fu da sempre un teatro, in continuità con la chiesa del Paradisino, tanto che nei libri di storia della città portava proprio lo stesso nome. Durante e dopo la Prima Guerra Mondiale si era trasformato in una sartoria di abiti militari, dal 1945 è rinato come cinema.

L’operazione è stata completata davanti ad un notaio nei giorni scorsi. L’investimento complessivo, tra acquisto e riconversione degli spazi, ammonta ad alcune centinaia di migliaia di euro.

Nelle passate gestioni, e durante vari tentativi di acquisto, era già stato in parte restaurato. Ora si dovranno completare i lavori, non appena la Soprintendenza darà il suo benestare. Tre mesi circa, e poi a primavera “Casa Ciao” aprirà le porte alla città: «Casa e ciao sono due parole internazionali, che tutti nel mondo capiscono. E noi, che abbiamo sedi anche a Milano, Barcellona e Boston abbiamo bisogno di farci capire ovunque. Ma soprattutto abbiamo bisogno di capire tutto quello che questa città ci può dare: per questo le nostre porte saranno aperte».

«UNA CASA»

Di giorno sede di lavoro e accanto la possibilità di creare eventi, appuntamenti culturali, occasioni di incontro e di confronto: «A casa devi stare bene, la casa deve essere confortevole, è la tua creatura e così la devi sentire. Ma questo spazio polifunzionale dovrà parlare al territorio, è qui che l’impresa ha valore e crea valore».

IL PROFILO

Ciao Comunicazione è una azienda giovane, età media sotto i 26 anni, il 75 per cento dei collaboratori (sono circa una ventina) è donna: «Le persone fanno la differenza, le idee nascono così. E questo approccio dicotomico tra digitale e intelligenza artificiale, materie di cui ci occupiamo quotidianamente, vivranno in un luogo di cultura che ha radici profonde fino al 1700. A Modena non c’è una sala così dove possa nascere un progetto anche per la città. Noi lo stiamo creando, e coinvolgeremo i modenesi in una riflessione sul concetto di casa. La progettualità è aperta, siamo solo all’inizio: l’unica cosa certa è che se non cambiasse mai niente, non esisterebbero le farfalle».