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Il Cau di Finale Emilia è operativo: porte aperte sette giorni su sette

Chiara Marchetti
Il Cau di Finale Emilia è operativo: porte aperte sette giorni su sette

Il dottor Bruhn: «Siamo in grado di visitare e dimettere i pazienti in un’ora»

19 dicembre 2023
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Finale È operativo da lunedì mattina il nuovo Centro di assistenza e urgenza, il servizio dedicato ai pazienti con sintomi lievi ma urgenti. Dopo Castelfranco Emilia, quello di Finale Emilia è il secondo Cau attivo in provincia. «È un servizio territoriale – spiega Federico Barbani, responsabile Cure primarie di Carpi e Mirandola – che risponde alle urgenze di bassa complessità e criticità. È importante che i cittadini sappiano che di fronte a sintomi gravi, come ad esempio problemi di respirazione o dolore toracico, chiamino il 118 e si facciano portare in ospedale per accertamenti».

Le porte del Cau sono aperte sette giorni su sette, dalle 8 a mezzanotte. Nelle ore notturne, quindi da mezzanotte alle 8, chi avrà necessità potrà chiamare il numero di Continuità assistenziale (800 032 032) per provare a risolvere telefonicamente il problema di salute o richiedere una visita domiciliare. Ferite superficiali, punture di insetti, nausee, dolori articolari e piccoli traumi sono solo alcuni dei problemi che possono essere trattati dall’équipe composta da medico, infermiere e operatore socio-sanitario. «Per facilitare il nostro lavoro – spiega il dottor Alesandro Daniel Bruhn – chiediamo alle persone di recarsi prima dal loro medico di famiglia, il quale dopo una prima visita deciderà se sono necessari ulteriori accertamenti nei nostri ambulatori».

Le novità del Cau sono gli strumenti di cui il personale sanitario potrà disporre per gli approfondimenti diagnostici come ecografie, Ecg, radiografie e alcuni esami di laboratorio. «Grazie alle attrezzature – continua Bruhn – siamo in grado di visitare e dimettere i pazienti in un’ora. È questo l’obiettivo del Cau e per ora sembra funzionare molto bene».

Gli spazi nella Casa della salute dedicati al nuovo servizio sono due ambulatori al primo piano, dove prima c’era il Punto di primo intervento. «Nella prima stanza – dice il medico – accogliamo il paziente e lo visitiamo. Se la persona deve fare una flebo o sottoporsi a terapie più lunghe, lo spostiamo nell’ambulatorio accanto». Evitare l’affollamento al Pronto soccorso di Mirandola e alleggerire il carico di lavoro dei medici di base è l’obiettivo del Cau, un servizio dedicato a tutti i cittadini della Bassa modenese e non solo. L’accesso al Centro di assistenza e urgenza è totalmente gratuito per i residenti e gli assistiti della Regione, mentre per gli altri la visita ha un costo di 20 euro.

Sempre nella Casa della salute di Finale, da alcune settimane è attivo un servizio rivolto ai pazienti oncologici residenti nel Comune che non necessitano di trattamenti chemioterapici endovenosi, ma che seguono esclusivamente una terapia orale. «Il nuovo Cau – commenta il vicesindaco Michele Gulinelli – e il servizio oncologico di prossimità sono segnali importanti per l’intera comunità».