Gazzetta di Modena

MIRANDOLA. “A Natale siamo tutti più buoni” dice una frase che tutti conosciamo, ma non è la semplice bontà ad aver spinto la Fondazione Cassa di Risparmio di Mirandola a donare un milione di euro a un’altra fondazione, quella dell’Hospice San Martino. «Con la donazione – spiega il presidente Francesco Vincenzi – abbiamo voluto mandare un forte messaggio ai cittadini del territorio, che hanno dimostrato una capacità di reazione enorme di fronte alle sfide più importanti degli ultimi anni, come il sisma del 2012 e la pandemia. Crediamo che in questo momento difficile del nostro Paese sia fondamentale il supporto dei privati: se aspettiamo che siano sempre gli altri a fare il primo passo, probabilmente aspetteremo invano».

L’Hospice, che verrà realizzato in località Budrighello, frazione di San Possidonio, è una struttura assistenziale per i pazienti che richiedono cure palliative nelle fasi più critiche della malattia. È pensata per essere un modello assistenziale “a bassa tecnologia e ad alta umanità”, con spazi confortevoli e un’équipe di specialisti multiprofessionali. «Il contributo erogato – continua Vincenzi – rappresenta in modo coerente la mission di una Fondazione bancaria, cioè avere una visione del futuro per cercare di diminuire le disuguaglianze. I numeri ci dicono che la nostra popolazione è sempre più anziana e servono servizi adeguati».

Nella Bassa modenese, una struttura che accompagna i pazienti nella fase terminale della malattia non esiste e la Fondazione Hospice San Martino punta a colmare quel vuoto. «A differenza di altre province – le parole di Daniele Monari, presidente della Fondazione Hospice San Martino – la nostra ha una penuria di servizi come quello che intendiamo realizzare. Vogliamo andare incontro al bisogno dei malati oncologici e accompagnarli in un momento così delicato della loro vita, dando loro dignità e assistenza».

Il cantiere dell’Hospice comincerà nel 2024 e secondo il cronoprogramma i lavori termineranno nel giro di due anni. Nel nuovo edificio ci saranno 20 posti letto, suddivisi in piccoli appartamenti di 22 metri quadrati, dove oltre al malato potrà essere ospitato anche un familiare. Il primo ad aver avuto l’idea del nuovo servizio è stato Edmondo Trionfini, l’allora presidente della Fondazione Cassa di Risparmio, quasi vent’anni fa. Nel 2009, il progetto era stato portato avanti dal dottor Fabrizio Artioli, in quegli anni primario di Oncologia nell’ospedale di Carpi. «In quasi quindici anni – ricorda il segretario generale della Fondazione mirandolese Cosimo Quarta – sono successe tante cose, ma non ci siamo mai dimenticati dell’Hospice San Martino. È il terzo grosso investimento della Fondazione e siamo orgogliosi di poter dare il nostro contributo».

Anche la regione Emilia-Romagna finanzierà con due milioni alcuni servizi complementari all’Hospice, come il recupero dell’ex fornace Hoffmann. «Il nostro contributo – afferma l’assessore regionale Raffaele Donini – sarà finalizzato al recupero di un manufatto presente nell’area in cui sorgerà la struttura e sarà rifunzionalizzato e destinato ad accogliere altri servizi».

I due finanziamenti non serviranno a coprire totalmente le spese dei lavori e la Fondazione dell’Hospice San Martino fa appello alla comunità per diventare partner attiva nella realizzazione del servizio. È possibile contribuire con qualsiasi cifra come donazione liberale tramite bonifico bancario sul conto corrente numero 2632275 presso Bper Banca intestato a Fondazione Hospice Area Nord San Martino, Iban IT40Z0538723300000002632275, oppure con una donazione al 5x1000 indicando il codice fiscale della Fondazione San Martino 90042790361 nella dichiarazione dei redditi.l