Gazzetta di Modena

Modena

Il caso giudiziario

Fiorano, il Tar boccia le slot in tabaccheria: «Impianto vicino, lo dice Google»

Stefania Piscitello
Fiorano, il Tar boccia le slot in tabaccheria: «Impianto vicino, lo dice Google»

Bocciato il ricorso dell’esercente dopo il divieto del Comune

2 MINUTI DI LETTURA





Fiorano La sua tabaccheria è troppo vicina al centro sportivo Menotti, frequentato da tanti bambini e ragazzi, e per questo il Comune dice “no” alle macchinette slot all’interno dell’attività.

Lui, però, impugna l’atto avviando una “battaglia” contro l’Ente. Ad avere la meglio è il Comune: la tabaccheria è stata così condannata a pagare le spese di lite, pari a 3mila euro.

Al centro della contestazione la distanza dell’esercizio commerciale al centro sportivo Menotti. O meglio: il metodo utilizzato per misurare tale distanza. Per tale operazione il Tar si è “servito” anche di uno strumento particolare: Google Maps, che indica come ingresso principale del Centro sportivo quello su via Villa.

Quello, appunto, utilizzato nella mappatura del Comune.

LA VICENDA

Tutto ha inizio nel 2020 quando il Comune invia una nota «con la quale sono state poste le limitazioni all’insediamento di slot poiché la tabaccheria sarebbe posta ad una distanza inferiore ai 500 metri da un cosiddetto centro sensibile».

La tabaccheria sostiene di avere diritto a mantenere le slot perché il proprio esercizio pubblico disterebbe più di 500 metri dal centro sportivo Menotti.

«La misurazione della distanza effettuata secondo il criterio del percorso pedonale più breve – così il Tar ricorda la tesi dell’esercente – sarebbe errata in quanto effettuata dall’amministrazione prendendo in considerazione come punto di ingresso al luogo sensibile l’accesso principale lungo via Villa e non quello che si trova in prossimità dei campi da tennis distante circa 133 metri dall’altro».

In sostanza l’ingresso principale del centro è lontano 401 metri dalla tabaccheria; tale ingresso coinciderebbe non con la porta di accesso all’edificio ma con l’ingresso ad un bar ristorante e ad abitazioni private. Per il ricorrente, invece, per la misurazione andrebbe preso in considerazione l’ingresso ai campi da tennis. Da qui, è partita la battaglia, per il momento conclusa con la “vittoria” del Comune che ha fatto valere le proprie ragioni nel contrasto alla ludopatia. Il Tar ha confermato il “no” alle slot spiegando che «una conferma della correttezza della misurazione effettuata dal Comune è ricavabile anche da “Google maps” da cui risulta come l’ingresso del centro sportivo sia quello su via Villa».