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Modena, taglio ai fondi Pnrr: a rischio il progetto dell'ex Fonderie

Luca Gardinale
Modena, taglio ai fondi Pnrr: a rischio il progetto dell'ex Fonderie<br type="_moz" />

Il finanziamento di 13,2 milioni per realizzare il progetto Dast potrebbe essere tagliato. Muzzarelli: «Noi andiamo avanti, ma se succede andremo a Roma molto arrabbiati»

29 dicembre 2023
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MODENA. Il tema è aperto dall’estate, quando ha cominciato ad aleggiare la minaccia dello stop ai fondi del Pnrr, con una conseguenza: uno dei progetti di riqualificazione per i quali il Comune si è speso di più oggi è a rischio. Si tratta del progetto delle ex Fonderie di Modena, destinate a ospitare la sede del Distretto per l’Accelerazione e lo sviluppo della tecnologia. Un intervento dal valore complessivo di 17 milioni di euro, con un finanziamento di 13 milioni e 200mila euro del Piano nazionale di ripresa e resilienza, anche se l’investimento, come emerso ad agosto, è tra quelli che il governo avrebbe proposto di stralciare dal Pnrr, nonostante le procedure fossero già a un livello avanzato, indicando altre possibili fonti di finanziamento.

PROGETTO A RISCHIO
Una questione ancora attuale, tanto che ieri il quotidiano “La Repubblica” ha rilanciato, inserendo il progetto di rigenerazione tra quelli per i quali il governo avrebbe deciso un “definanziamento” che comporterebbe il taglio dei 13,2 milioni previsti, ovvero tre quarti del costo complessivo dell’intervento.

LA RISPOSTA DI MUZZARELLI
Al momento, comunque, il Comune di Modena fa sapere di non aver avuto alcuna comunicazione ufficiale da Roma. «Ad oggi a noi il taglio non risulta - commenta il sindaco Gian Carlo Muzzarelli - quindi noi continuiamo ad andare avanti, anche perché un taglio dei finanziamenti sarebbe un grave segnale di relazione tra le istituzioni e il territorio. Sarebbe senza dubbio un grande errore - incalza il primo cittadino - bloccare un progetto che guarda alla rigenerazione, alle imprese, all’idrogeno e all’automotive del futuro, un progetto ambizioso che porterà Modena a essere sempre più ambiziosa, forte, una città che guarda al futuro, quindi le risorse ci vogliono». Il sindaco Muzzarelli ricorda quindi che «il progetto sta andando avanti: il primo lotto, con il “rettangolo del ’900”, sarà finito entro la primavera 2024, poi lavoreremo per il “quadrante del Ventunesimo secolo”, dove ci saranno le innovazioni più forti del progetto e le start up, quindi bisogna andare avanti».

Al momento dunque il Comune aspetta comunicazioni ufficiali dal governo, pronto a farsi valere se davvero arrivasse un taglio: «Se dovesse succedere una roba del genere - chiude il primo cittadino - credo proprio che Modena andrà a Roma molto arrabbiata».