Gazzetta di Modena

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Il lutto

Savignano, in 300 per l’addio a Martina: «Seguiremo il tuo grande esempio»

Carlotta Fornaciari
Savignano, in 300 per l’addio a Martina: «Seguiremo il tuo grande esempio»

Il funerale della 26enne che ha perso la vita in un incidente stradale. I messaggi del fidanzato Alessandro oltre che delle amiche della Spada dei Contrari

06 gennaio 2024
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Savignano È sulle note di “Urlando contro il cielo” che venerdì circa trecento persone hanno salutato per l’ultima volta Martina Miani, la 26enne di Savignano scomparsa il 30 dicembre scorso in un incidente stradale.

Al funerale, che si è tenuto durante la mattinata alla chiesa di Mulino, hanno voluto fare un saluto speciale la famiglia, gli amici e i colleghi di Martina. Il giorno della tragedia la ragazza era in macchina su una strada nel Ferrarese verso l’abitazione del fidanzato quando, a causa di un brutto incidente stradale, è venuta a mancare. A salutarla, la chiesa era piena: dentro e fuori, i conoscenti, gli amici e i parenti l’hanno voluta celebrare in una profonda commozione. Prima con i suoi ricordi, dal camice da farmacista fino alle foto incorniciate con gli amici e alla maglietta con le loro firme; poi la celebre canzone di Ligabue, con cui i partecipanti e la famiglia si sono diretti all’esterno per un ultimo saluto. In mezzo alla commozione, primi fra tutti, gli amici e i parenti hanno voluto ricordare la loro “Mia”: «Grazie per averci mostrato come ci vedevi, e per averci fatto capire che si può trovare il meglio in ogni persona e in ogni situazione. Cercheremo di seguire il tuo esempio e di esserne all’altezza. Per te. Ti vogliamo bene, ciao Marti». Così, ricordando la loro amica, l’hanno voluta ringraziare, citando uno dopo l’altro ringraziamenti incisi sulla sua tesi di laurea, a partire da quelli ai genitori e alle sorelle: «A mia madre: una presenza costante nella mia vita, interessata a tutto ciò che mi riguarda. Sempre curiosa e pronta a festeggiare ogni traguardo per far sentire forte il suo orgoglio. Grazie per essermi sempre stata accanto, per non avermi mai giudicata, e per avermi lasciato i miei spazi, così da ritrovare la forza di andare avanti. A mio padre: uomo grande, alto e dal cuore buono, altro pilastro della mia vita. Grazie per avermi insegnato a prendermi i miei tempi, a non avere fretta e a godermi il momento. Grazie per avermi trasmesso la tua allegria e la tua idea che in ogni situazione c’è una soluzione. Mi sono salvata tante volte grazie a te. Alle mie sorelle: due personalità tanto diverse, ma entrambe presenti per me. Grazie a Michela per avermi insegnato quanto sia importante mettere il cuore nel fare il proprio lavoro, e grazie Monica invece per avermi dimostrato che se si è determinati si può arrivare dove si vuole. Vi voglio bene».

Seguono i ringraziamenti rivolti ai nonni, anche quelli che spera siano «fieri di me lassù», agli “uomini di casa”, al fidanzato Alessandro. E ancora, quelli alle compagne di università, agli amici: «A quelli che sono nati nella culla di fianco alla mia, a quelli con cui ho costruito ricordi dagli anni di scuola, e quelli che conosco solo da poco tempo: grazie per ogni singolo momento, per ogni piccolo gesto d’affetto, anche più nascosto, per ogni promessa fatta e mantenuta, per le risate ma anche per i pianti. E soprattutto per non avermi mai fatto dubitare un attimo di voi: siete la famiglia che mi sono scelta, e, tornassi indietro, rifarei questa scelta ancora una volta». Poi i ringraziamenti a sé stessa: «Martina grazie: sei arrivata in fondo ed è anche merito tuo».

Ora invece è venuto il turno dei “grazie” a Mia: sono gli amici della contrada a parlare, quelli con cui ha sempre condiviso la passione per la Spada dei Contrari, il palio storico savignanese. «Cara Mia, volevamo ringraziarti per i momenti felici condivisi. Grazie per le risate, e grazie anche per le lacrime; ogni tuo ricordo è un tesoro prezioso, il tuo sorriso non ci abbandonerà mai».

Un ultimo ringraziamento è da parte del fidanzato Alessandro: «Ti porterò sempre con me ovunque andrò, sei la persona più importante della mia vita. Grazie per ogni piccolo gesto, ciao vita mia». Alla fine, tutti insieme, in un unico grande applauso a Mia.