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Il caso

Modena, sala comunale concessa ai filorussi, cittadini indignati: «Revoca subito»

Modena, sala comunale concessa ai filorussi, cittadini indignati: «Revoca subito»

Una lettera al sindaco firmata da decine di modenesi

08 gennaio 2024
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Modena «Siamo cittadine e cittadini modenesi sconcertati dalla concessione della sala di via Viterbo al “convegno” dell’Associazione Russia Emilia-Romagna». Inizia così la lettera firmata da decine e decine di modenesi sulla vicenda ormai internazionale della concessione della sala di via Viterbo per un incontro filorusso: da esponenti del mondo politico, culturale, dell’associazionismo e anche semplici cittadini senza incarichi particolari, la condanna è unanime.

Continua la lettera: «La vicenda non ha superato solo i confini della nostra provincia, ma sta rimbalzando sui siti di tutta Europa: il nome della nostra città viene associato al caso della Russian propaganda in the civic hall in via Viterbo 80. Siamo certi che nessun cittadino democratico possa tollerare il fatto che in uno spazio del Comune di Modena si voglia celebrare uno dei più orrendi massacri della storia contemporanea; esibire nella locandina il nome della città con i colori della bandiera russa e parlare di “ricostruzione” da parte delle stesse forze che hanno raso al suolo ed occupato la città non è solo in contrasto con i principi della nostra Costituzione e con i valori di libertà della nostra città, ma è anche un insulto alle decine di migliaia di uomini, donne e bambini di Mariupol che sono state assediate e uccise dall’esercito russo, a chi ha perso tutto, a chi è dovuto fuggire. Modena non può permettere un simile sfregio».

La richiesta è chiara e ovvia: «Quale che sia il motivo per cui la sala è stata concessa, riteniamo che nessun errore sia così grave da non poter essere riparato. Imperdonabile sarebbe non farlo. Qui non ci si può nascondere dietro regolamenti, firme o cavilli legali. Compia un atto di coraggio: non permetta che il nome di Modena, città partigiana e Medaglia d'Oro della Resistenza, venga infangato da questa vicenda; mostri che l’umanità, a Modena, è più forte di qualsiasi cavillo burocratico. Revochi la concessione della sala». Ed è ciò che accadrà in giunta martedì, quando verrà ratificata la decisione che il Comune ha già indirettamente anticipato sabato con una nota ufficiale.