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In bus a Modena tra corse saltate e caos: «I prof non credono più ai ritardi...»

Paola Ducci
In bus a Modena tra corse saltate e caos: «I prof non credono più ai ritardi...»

Studenti esasperati: «Si sta in piedi tutti stretti ma non mettono più corse»

15 gennaio 2024
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Autobus con a bordo studenti stipati fino all’impossibile con porte che fanno fatica a chiudersi, ritardi costanti, soprattutto la mattina e autisti che, in particolare su una linea della Bassa, chiedono informazioni sulle strade ai ragazzi.

È questa la situazione ormai insostenibile che dichiarano studenti, genitori e utenti delle linee extra urbane di autobus che quotidianamente fanno la spola tra Modena e i vari paesi della provincia.

LA GIUSTIFICAZIONE DEI GENITORI

Gli autobus sono frequentati per la maggior parte dai ragazzi e dalle ragazze delle scuole superiori che ogni giorno si recano in città.

Così, ascoltando le voci di tanti ragazzi lunedì 15 gennaio, nella fascia oraria di punta per il rientro a casa dopo le lezioni che va dalle 13 alle 14, è emersa una problematica diffusa che coinvolge praticamente tutti i ragazzi che utilizzano quasi tutte le linee extra urbane modenesi: «A scuola al mattino non si arriva mai in orario!».

La maggior parte degli studenti dichiara infatti di essere in possesso di una giustificazione firmata dai genitori di “arrivo in ritardo permanente a scuola a causa dei trasporti”.

«UN DISAGIO IMPORTANTE»

«Questo è davvero un disagio importante per noi», affermano alcuni ragazzi di Corlo (ma la stessa cosa ce l'hanno ripetuta in moltissimi provenienti sia dalla Bassa che dalle colline). «I professori della prima ora non vedono di certo di buon grado i nostri ritardi costanti - aggiungono - e spesso si innervosiscono. Del resto li possiamo anche capire, in particolare quando vi sono programmate delle verifiche alla prima ora, tanto che in quei casi cerchiamo di organizzarci e di farci portare a scuola dai nostri genitori per evitarci sgridate e disagi».

E la scelta di farsi portare a scuola dai genitori al mattino l’hanno fatta in molti, anche nella quotidianità, seppur gli studenti rammentino molti disagi in famiglia per questa necessità, «ma del resto è l’unico modo per arrivare a scuola in orario- ribadiscono gli utenti della linea Modena-Maranello - sia al mattino che all’ora di pranzo l’autobus è stipato e a volte qualcuno non riesce a salire costringendolo a venire a scuola con altri mezzi e ancora più in ritardo».

AUTOBUS PIENISSIMI

In effetti anche ieri all’ora di pranzo, noi stessi abbiamo potuto constatare che l’autobus di questa linea era pienissimo, tanto che le porte hanno faticato a chiudersi impigliando sciarpe e zaini. E se molti studenti hanno dichiarato anche una scarsa pulizia degli autobus e un alto grado di pericolosità durante i tragitti a causa delle frenate con troppe persone a bordo che si scontrano inevitabilmente tra loro, alcune ragazze e ragazzi che abitualmente viaggiano sulla linea Modena-Mirandola hanno denunciato il fatto che più volte gli autisti sbagliano strada all’interno dei paesi: «È capitato spesso - raccontano - di spiegare agli autisti il percorso da farsi e le fermate da effettuarsi perché ci siamo accorti che sbagliavano strada. Gli autisti ci hanno poi spiegato che erano nuovi e non erano pratici del percorso». Tra gli studenti, infine, c’è anche chi dichiara di aver più volte protestato con gli autisti, di aver chiesto alla scuola di intercedere con l'azienda dei trasporti per raddoppiare le corse nelle ore di punta e anticiparne alcune al mattino per permettere a tutti di arrivare in orario a scuola, «ma non è servito a niente – concludono gli studenti che utilizzano la linea che va nelle Terre dei Castelli – anzi, la situazione, dal Covid in poi è sempre andata peggiorando».

STUDENTI IN AUMENTO

Va ricordato che da più anni a questa parte la nostra provincia ha subito un aumento di studenti che frequentano le scuole superiori della provincia (causa aumento demografico) con un aumento di circa 500 alunni all’anno. La domanda che si fanno i cittadini, nella fattispecie i genitori dei ragazzi intanto è: «Sono stati adeguati i servizi di trasporto a questo aumento di studenti e studentesse che li utilizzano?».

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