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La protesta

Sit-in di Animal Liberation in Procura a Modena

Sit-in di Animal Liberation in Procura a Modena

Manifestazione contro la richiesta di archiviazione per la sparizione di 158 animali nel canile di Finale Emilia

20 gennaio 2024
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MODENA. Una battaglia che Lav (Lega anti vivisezione) ed Animal Liberation conducono da quasi 10 anni, quella contro i maltrattamenti e le violenze perdurate nel tempo ai danni di tanti cani e gatti nel canile di Finale per mano della direttrice dello stesso e gerente dell’associazione “Dimensione Animali”, Gabriella Sighinolfi, su cui pende una condanna risalente al 2019 “per aver detenuto animali in condizioni produttive di gravi sofferenze” (2° comma, articolo 727 del Codice penale).

 

IL SIT-IN


Ieri, sabato 19 gennaio, l’ennesima protesta di alcune associazioni animaliste davanti alla Procura di Modena, che in un sit-in organizzato contestano un secondo episodio: la richiesta di archiviazione da parte del pubblico ministero della denuncia per abuso d’ufficio, falso in atto pubblico, violazione dell’articolo 80 del Codice degli Appalti e per la sparizione di 158 animali presentata dall’avvocato di Animal Liberation.

«Dalla data del sequestro del canile nel 2015 – dichiara Lilia Casali, presidente di Animal Liberation – i cani e i gatti di nuova entrata furono inviati dal Comune di Finale a un’altra struttura convenzionata, mentre gli animali già presenti furono lasciati nello stesso luogo di sofferenza. Nella delibera inerente veniva dichiarata la presenza nel canile-gattile di 38 animali, quando dai nostri controlli presso l’Anagrafe canina ne risultavano presenti addirittura 196. In breve tempo, dopo la nostra segnalazione, l’incongruenza venne sistemata con dichiarazioni di morte di animali ed adozioni fatte da persone inesistenti nello spazio di un solo giorno. È inaccettabile».

A MODENA DA TUTTA ITALIA

Presente al sit-in anche Cristian Ferrari, attivista di un coordinamento di cui fanno parte varie associazioni animaliste di Piacenza come Arca di Noè e Liberi Insieme. «Sono venuto fino a Modena da Piacenza in difesa di tutti gli animali – afferma Ferrari – Qui si parla di maltrattamenti, sparizioni e morti, tant’è che c’è stata anche una condanna. È stata inoltre presentata una denuncia per registrazioni fasulle di decessi e di adozioni inverosimili operate da funzionari di uffici pubblici, che però la procura vuole archiviare. È una vergogna».

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