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Sestola, scattano le multe a chi va sul lago della Ninfa ghiacciato: «Il buonsenso non basta»

di Manuel Marinelli
Sestola, scattano le multe a chi va sul lago della Ninfa ghiacciato: «Il buonsenso non basta»

La pratica pericolosa dei turisti: ora sanzioni per chi non rispetta la segnaletica

24 gennaio 2024
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Sestola Si passa alle “maniere forti” a Sestola: chi verrà sorpreso a camminare sulla superficie ghiacciata del lago della Ninfa riceverà una multa.

LE MULTE
È questo il provvedimento a cui sta lavorando il sindaco Fabio Magnani, dopo l’allarme lanciato nel fine settimana per via di numerose famiglie intente a divertirsi sul ghiaccio, incuranti dei cartelli di divieto, e soprattutto del pericolo. I video diffusi sui social, ben presto diventati virali, evidenziano bene una situazione fuori controllo, con bambini che giocano sul ghiaccio anche con gli slittini. A separare i loro piedi dall’acqua gelida, potenzialmente letale, uno strato di ghiaccio in apparenza solido, ma non abbastanza spesso per garantire la sicurezza dell’area, che infatti è cosparsa di divieti. E visti i repentini sbalzi termici di questi giorni, i centimetri di acqua congelata possono rapidamente ridursi, fino a spezzarsi sotto sollecitazione. Con conseguenze pericolosissime. Ma se mamma e papà dei cartelli, e soprattutto del pericolo, non si curano, tocca al sindaco intervenire.

«È in arrivo un’ordinanza, siamo già al lavoro – spiega il sindaco di Sestola Fabio Magnani – il contenuto è semplice: chi viene individuato mentre calpesta il lago gelato riceverà una multa. Ma vogliamo estendere il provvedimento anche all’estate, per evitare che la gente faccia il bagno. Ci auguriamo che i genitori facciano più attenzione, non va bene lasciare i bimbi liberi davanti a un pericolo evidente».

I CONTROLLI
I controlli da parte delle forze dell’ordine, per la verità, sono già in atto da diverso tempo. Ma se finora gli agenti potevano solo invitare i trasgressori a togliersi dal pericoloso strato di ghiaccio, quando l’ordinanza entrerà in vigore potranno anche punire i responsabili con un’ammenda. Ancora presto per parlare di cifre, però il segnale di fermezza da parte dell’amministrazione arriva forte e chiaro. «I cartelli, è evidente, non contano – conclude Magnani – i genitori sono irresponsabili, sperare nel buon senso non basta più. Serve una risposta concreta per evitare il protrarsi di una soluzione così pericolosa. Ci stiamo muovendo per capire come introdurre il provvedimento, nel frattempo ovviamente continueranno i controlli».l