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Il caso

Montefiorino, fiamme nel cuore della notte: rimessa distrutta da... un topo

Daniele Montanari
Montefiorino, fiamme nel cuore della notte: rimessa distrutta da... un topo<br type="_moz" />

Cortocircuito causato probabilmente da un roditore

28 gennaio 2024
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MONTEFIORINO. Un incendio nel cuore della notte, che devasta una rimessa e crea un blackout nella borgata.
Paura nella nottata tra venerdì e ieri a Montefiorino, in via Giunzione le Coste, nella campagna verso Romanoro. Era circa mezzanotte quando si è levato l’allarme, ma l’incendio era già da un po’ in corso. E sarebbe stato scoperto ancora più tardi se un residente nelle vicinanze non si fosse accorto della mancanza di luce in casa e avesse guardato dalla finestra per vedere se era tutto spento anche altrove, scorgendo il bagliore. Le fiamme stavano divampando in una vecchia rimessa agricola che un privato aveva preso in affitto per farne una sorta di deposito per mobilio e attrezzatura varia.

L'INTERVENTO DEI POMPIERI
Sul posto sono arrivati in pochi minuti i vigili del fuoco volontari di Frassinoro, e vista la portata delle fiamme in supporto sono giunti anche i colleghi di Sassuolo e un’autobotte da Modena. È stato un intervento molto impegnativo: le operazioni di messa in sicurezza si sono concluse solo verso le 5 del mattino. Il calore che si è sviluppato all’interno dell’edificio ha fatto scoppiare il tetto, e ha sciolto il contatore della luce. Con tutta probabilità è da qui che si sono sprigionate le scintille che hanno causato il cortocircuito e quindi l’incendio. Esclusa da subito infatti l’ipotesi del dolo. La cosa più probabile è che i cavi siano stati rosicchiati da qualche topo.

I DANNI
Distrutto tutto quello che c’era all’interno: mobilio e oggetti di arredo tra cui una cucina nuova di zecca che era stata “parcheggiata” lì in attesa dell’istallazione in una casa in ristrutturazione. Fuoco e calore l’hanno ridotta in cenere, come il resto: è stata necessaria anche un’ampia smassatura per scongiurare riprese di fiamma dalle braci. Pesanti ovviamente i danni strutturali nella rimessa: ieri mattina i tecnici comunali hanno preso atto della devastazione dichiarandola inagibile. Ma poteva andare molto peggio se i primi pompieri non fossero arrivati subito, dato che c’era anche un attiguo deposito di fieno. Almeno il capannone è rimasto in piedi. Sul posto nella nottata sono intervenuti anche i tecnici Enel, che hanno ridato corrente alla vicina borgata coinvolta nel blackout.