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Il caso

«Ho letto il diario di mia figlia, diceva: “Ho fatto sesso con papà”»

Stefania Piscitello
«Ho letto il diario di mia figlia, diceva: “Ho fatto sesso con papà”»

Carpi, un 34enne a processo per abusi sulla figliastra di 10 anni. In aula la madre

30 gennaio 2024
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Sul comò ha visto il diario di sua figlia e, incuriosita, lo ha aperto. Tra le pagine, i pensieri di una bambina, gli amici, i racconti della quotidianità. Poi, una frase scritta nero su bianco: «Oggi ho fatto sesso con papà: è stato bellissimo».

È stata la donna a raccontare ieri mattina in tribunale a Modena, davanti al collegio dei giudici, alcuni episodi “particolari” che, a posteriori, possono essere letti come i primi “campanelli d’allarme” di quei presunti abusi che il suo compagno stava perpetrando nei confronti di sua figlia.

L’uomo, un 34enne nato in Campania, avrebbe molestato la bambina – questa è l’accusa su cui ci penserà la giustizia a fare chiarezza – per cinque anni consecutivi. I fatti, si sarebbero svolti a Carpi tra il 2015 ed il 2020. Il 34enne naturalmente non vive più nell’abitazione di famiglia.

Le molestie, stando al racconto della bambina, sarebbero iniziate diversi anni prima rispetto a quando la piccola ha trovato il coraggio e la forza di confidarsi. Per farlo, ha scelto la persona a lei più vicina, la madre. Era il 2015 quando quelle "attenzioni particolari" del patrigno sarebbero iniziate. La bimba, all’epoca, aveva appena dieci anni. E quelle attenzioni – sempre stando a quanto sostenuto dall’accusa – si sarebbero prolungate fino al 2020. Ieri mattina in aula si sono alternati alcuni testimoni tra cui la madre della presunta vittima.

«Ho visto il diario sul comò – ha riferito la donna – e mi sono detta: “Vediamo cosa ha scritto, vediamo che disegni ha fatto”. Ero curiosa e ho aperto. Mentre lo sfogliavo ho letto quella frase: “Ho fatto sesso con papà: è stato bellissimo”».

La donna poi ha raccontato di alcuni episodi “particolari”, che però non l’avevano inizialmente allarmata. Una notte il 34enne è entrato nella camera della bambina: «Io l’ho seguito. Si è seduto sul lettino di fronte al suo e la guardava. Poi ho visto che stava allungando la mano per svegliarla e gli ho chiesto cosa stesse facendo, perché la stesse svegliando a quell’ora».

Dopo la testimonianza della donna sono stati ascoltati anche un professore della ragazzina, uno psicologo e altri testi del pm.

L’udienza poi è stata rinviata. Ad assistere il 34enne ci sono gli avvocati Alessia Massari e Cosimo Zaccaria.