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Dopo la tragedia

Sassuolo, la storia di Kawtar: «I miei studi e la laurea in onore delle mie sorelle»

di Alfonso Scibona
Sassuolo, la storia di Kawtar: «I miei studi e la laurea in onore delle mie sorelle»

Kawtar Louahbi si è laureata con lode in Ingegneria strutturale. È la maggiore di Khaoula, Hajaar e Khadija annegate nel Secchia

03 febbraio 2024
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La vita a volte toglie ed altre volte dà. È successo a Kawtar Louahbi, una ragazza 31enne di origini marocchine, sorella maggiore delle tre giovanissime morte inghiottite dal fiume Secchia nel 2015: Khaoula, 21 anni, Hajaar, 18 anni, e Khadija, 9 anni.

Kawtar, che ha anche una sorellina più piccola, ha percorso gli anni che separano quella data funesta dai giorni nostri applicandosi nello studio, con tanta dedizione e passione che l’hanno portata a essere oggi un ingegnere strutturale, con tanto di laurea con lode alla London University.

Kawtara è stata ospite in settimana della scuola elementare di Sassuolo “Vittorino da Feltre”, la stessa che tutte le sorelle hanno frequentato da piccole.

Il racconto

«Mio padre Abdelhak – ha raccontato Kawtara mentre era ospite delle insegnanti – è arrivato a Sassuolo dalla provincia di Napoli, dove era dagli Anni Ottanta. Prima ha fatto il camionista e poi l’elettricista in ceramica. Nel 2002 richiese il ricongiungimento familiare ed arrivammo anche mia mamma, io ed una sorella, con le altre che poi sono nate qui. Prima abbiamo abitato in via Circonvallazione 189 e poi papà ha comperato in via Radici in Piano a due passi dalla scuola Vittorino, che noi cinque sorelle abbiamo frequentato».

Kawtar, in particolare, si distinse subito per la sua dedizione allo studio, la sua curiosità e la sua voglia di conoscenza.

«È stata sempre una ragazzina disciplinata e studiosa – ha detto la sua insegnante, Anna Maria Schettino – e già a quei tempi era chiaro per tutti che avrebbe fatto strada nel campo degli studi e in ambito accademico. Oggi verifichiamo che, pur colpita dalla tragedia che le ha portato via le sue sorelline, con la determinazione che appena si intravvedeva, è riuscita a raggiungre un obiettivo davvero gratificante. Anche se lei rimarrà sempre la mia piccola bambina».

Dopo la visita presso le scuole elementari Vittorino da Feltre Kawtar si sposta alla scuola media Cavedoni, poi alle superiori dove frequenta il Baggi, sezione “Geometri” ed è lì che Kawtar si appassiona a strutture e costruzioni: una passione che poi la spinge a scegliere il percorso universitario a Modena, in ingegneria civile strutturale dove ha conseguito la laurea triennale.

«Quando avvenne la tragedia delle mie sorelle – continua la neo ingegnere – ho voluto fortissimamente continuare gli studi per superare quanto ci era capitato e chiesi di andare a Torino, al Politecnico, dove riempivo la solitudine con amici ma anche con frequenti videochiamate con la mamma e gli altri di famiglia. Alla fine del secondo anno chiesi a mio padre un finanziamento per andare il Inghilterra ed il mio supervisor di Torino mi trovò un posto a Cranfield, dove si studia ingegneria aerospaziale e dove ho approfondito lo studio della “influenze della temperatura sulle strutture in acciaio”. In seguito ho trascorso qualche tempo anche a Cambridge, dove ho lavorato sulla pianificazione della fibra ottica».

Il resto è cronaca degli ultimi mesi, prima del rientro, probabilmente solo temporaneo a Sassuolo.

Gli studi

«Ho preparato e discusso la tesi – conclude – su “Ottimizzazione delle prestazioni strutturali dell'acciaio”, superando il tutto con il voto di 110 e lode e la cerimonia si è tenuta la scorsa settimana. Adesso sto passando da un’emozione all’altra e questa di incontrare nuovamente le mie maestre è davvero grandissima».

Un’emozione travolgente che ha coinvolto e commosso anche la maestra Schettino e la maestra Cristina Gaiotto che ricordano lei e le sorelle con tanto affetto.