Gazzetta di Modena

Modena

La novità

Carpi, così rinasce l’ex Sinagoga. «La restituiamo alla città»

di Gabriele Canovi
Carpi, così rinasce l’ex Sinagoga. «La restituiamo alla città»<br type="_moz" />

Viaggio all’interno dell’edificio di via Rovighi che risale al 1700. L’assessore Malvezzi: «Abbiamo terminato i lavori di restauro»

03 febbraio 2024
2 MINUTI DI LETTURA





Verrà lasciata “così com’è” e diventerà un’attrazione culturale, come parte di un percorso più ampio che tocca anche altri luoghi storici della città.

Si sono conclusi i lavori di restauro nella ex-sinagoga “vecchia” di via Rovighi, la sala settecentesca nel sottotetto del Portico del Grano, attigua alla ex-sinagoga ottocentesca, detta invece “nuova” perché appunto successiva e ultima a essere stata utilizzata. La preziosità dei locali – che devono ancora essere aperti al pubblico – recuperati sta anche nel fatto che sono rare in Italia le sinagoghe del ‘700. Viene costruita infatti nel 1722 sopraelevando il solaio dell’edificio del Portico del Grano e vi si accede dalla scala progettata dall'architetto Giacomo Lucenti. Nonostante alcune modifiche ottocentesche, il complesso è tuttora conservato, così come parte delle decorazioni originarie. Quanto al cantiere, è durato circa 18 mesi ed è costato nel complesso 400mila euro, finanziati principalmente con fondi assicurativi comunali del sisma 2012: i lavori infatti hanno compreso la riparazione dei danni arrecati da quel terremoto, oltre che il completamento degli interventi di restauro.

I dettagli del restauro

Nell’ultima fase, si è proceduto al consolidamento della copertura lignea e della volta in arellato della “Sala delle Celebrazioni”, al consolidamento dei pianerottoli della scala detta “del Lucenti” e opere di finitura dei locali del matroneo e del vano scale. Nella fase precedente erano stati realizzati il consolidamento strutturale delle citate scala e Sala, nonché dei prospetti sul cortile interno e su via Rovighi; nella sala sono stati inoltre compiuti il descialbo e il restauro delle superfici decorate, riportando alla luce iscrizioni sacre in ebraico. Nell’andito di disimpegno, è stato anche restaurato il lavabo per le abluzioni prima dei riti.

Ieri mattina gli assessori Paolo Malvezzi (Lavori Pubblici e Patrimonio) e Riccardo Righi (Urbanistica e Ricostruzione), insieme alla direttrice dei lavori Caterina Manfredi e al Responsabile del procedimento Maurizio Benetti (entrambi del Settore comunale “Opere Pubbliche - Manutenzione della Città”) hanno svolto un sopralluogo: «Viene restituito alla città – sottolinea Malvezzi – un piccolo tesoro poco conosciuto, che si integrerà con la sinagoga ottocentesca. Colgo l’occasione per ringraziare i nostri tecnici che hanno condotto i lavori, finanziati per intero dal Comune». l