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Sassuolo, caccia ai due finti tecnici Hera. «Una donna è stata aggredita»

di Alfonso Scibona
Sassuolo, caccia ai due finti tecnici Hera. «Una donna è stata aggredita»<br type="_moz" />

I truffatori sono stati segnalati da diversi cittadini. Il sindaco: «Serve prudenza»

03 febbraio 2024
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Una donna è stata aggredita – seppur lievemente – e numerosi cittadini affermano di averli incontrati per strada o di averli visti dietro la porta, mentre chiedevano di entrare in casa per fare alcune verifica.

È caccia a due finti addetti di Hera che nelle scorse ore sono stati avvistati da diversi residenti a Sassuolo. I due, dotati anche di cartellino, avrebbero provato a raggirare alcuni cittadini tanto anche il sindaco di Sassuolo Gian Francesco Menani ha lanciato un appello rivolto ai sassolesi: quello a prestare attenzione alla presenza di questi due individui sospetti. Il primo cittadino ha diramato l’allarme : «Fate attenzione a due falsi addetti Hera, con tanto di tesserino – ha scritto giovedì sera – , che cercano di entrare in casa chiedendo di aprire. Non fate entrare nessuno e chiamate subito il 112».

Il messaggio è stato ricondiviso numerose volte e in tanti si sono accodati alle segnalazioni.

Il sindaco

«Mi sono accorto che tanta gente ha condiviso la notizia – così interviene Menani – e molte segnalazioni sono arrivate anche ai volontari del “Controllo di vicinato”. Ho avuto notizia anche di una signora che ha aperto la porta ed ha subito una leggera aggressione. Serve prudenza e, come ho scritto anche sui social, serve immediatamente chiamate le forze dell'ordine».

Sulle tracce di questi truffatori si sono messi anche gli agenti della polizia locale che stanno setacciando le zone segnalate dai cittadini alla ricerca di questi individui.

Le modalità con cui queste persone si muovono seguono più o meno sempre lo stesso copione.

Si presentano a casa delle vittime, solitamente scelte dopo essere state tenute d’occhio, spacciandosi per addetti dell’Hera e chiedendo di potere avere accesso all’abitazione. Poi, mentre un complice distrae la vittima – il più delle volte si tratta di persone fragili o anziane – l’altro entra in azione cercando di portare via soldi e preziosi.

Nei mesi scorsi a Sassuolo si sono verificati anche diversi casi di truffe in cui, a suonare ai campanelli dei residenti o a telefonare alle vittime, erano individui vestiti da carabinieri che riferivano di presunti incidenti di familiari e della necessità di versare immediatamente un’ingente somma in contanti.