Mirandola, 35 anni della Croce Blu. Un team di 174 volontari
Una mostra fotografica celebra la festa dell’associazione. Il presidente Casetta: «I nostri giovani sono la nostra forza»
La Pubblica Assistenza Croce Blu Mirandola festeggia 35 anni di attività con la mostra fotografica “35 anni di solidarietà. Immagini, documenti e testimonianze” che inaugura sabato alle 10 presso la Sala Trionfini (Mirandola, Piazza Celso Ceretti 9), visitabile fino al 18 febbraio.
Il commento
«In questi primi 35 anni, la nostra associazione è cambiata tantissimo, sia in termini di formazione che di servizi erogati – spiega Luigi Casetta, presidente della Croce Blu Mirandola dal 2005 – Nei primissimi anni, la formazione era erogata in corsi alla popolazione tenuti da stimati medici e primari di reparto e dopo qualche servizio in affiancamento si era già soccorritori; oggi la formazione è diventata un pilastro fondante del percorso di ogni singolo volontario e si compone di corsi ad hoc, a livello provinciale, attenendosi alle regole dettate dall’accreditamento regionale che ogni associazione deve avere per poter collaborare con l’Azienda Usl».
Ad oggi, Croce Blu Mirandola conta 174 volontari di cui 84 donne e 90 uomini; solamente nel 2023 ha percorso circa 123mila chilometri, effettuato circa 10mila ore lavoro, 4071 missioni e ha trasportato 3506 utenti (trasporti sociali, servizio dialisi, servizi in convenzione con il 118, servizi di trasporti assistiti con ambulanza macchina o pulmini e protezione civile). Da sempre questa realtà investe sui giovani, collaborando ad esempio al progetto “La Protezione Civile siamo noi” con il Centro Servizi Volontariato e i gruppi comunali di Protezione Civile dell'Area Nord.
«Abbiamo la fortuna di avere un gruppo di circa 25 giovani che vanno dai 16 ai 28 anni, all’interno del quale sono nate amicizie forti. Investire sui giovani per noi significa investire sul futuro della nostra associazione, su persone che domani potrebbero essere futuri consiglieri e/o presidenti della nostra realtà – commenta Casetta – Per quanto mi riguarda, essere presidente della Croce Blu Mirandola è un grandissimo onore, in quanto mi sento di rappresentare una parte di cittadinanza attiva che ogni singolo giorno dell'anno si mette a disposizione della propria comunità e non solo. Essere volontario e far parte del mondo delle Pubbliche Assistenze (Anpas) ti porta ad apprezzare ogni singolo momento che si trascorre in Croce Blu, ti fa capire quali sono i veri valori della vita, e ti fa veramente sentire utile».
Ci sono due eventi che hanno segnato in modo particolare questi 35 anni di storia: il terremoto del 2012 e il Covid. In entrambi i casi i volontari si sono adoperati in modo esemplare; per il terremoto, già nei primi istanti dopo la prima scossa, gran parte dei soci si era messa subito a disposizione ed è stato così fino al 2016.
«Anche se avevamo sedi provvisorie eravamo sempre in una situazione di precarietà – spiega il presidente – Nel 2016, quando abbiamo inaugurato l’attuale sede di via Posta Vecchia, abbiamo raggiunto una grande stabilità. Il Covid è stata un’altra situazione che ci ha messo a dura prova: abbiamo dato supporto alla popolazione distribuendo mascherine, andando a fare la spesa e a prendere medicine per le persone in isolamento, e per circa due anni abbiamo proseguito in queste attività. I nostri volontari si sono come sempre distinti per la loro professionalità».
L'iniziativa
Il 14 febbraio ore 19.30, sempre alla Sala Trionfini, si terrà “Un aperitivo in solidarietà” per brindare a questo anniversario con gli interventi di Casetta, del dottor Gemiano Bandiera (direttore sanitario Croce Blu Mirandola), Iacopo Fiorentini (presidente Anpas Emilia Romagna) e Alessandra Trabucco (coordinatrice provinciale Anpas).
«Il concetto di solidarietà – conclude Luigi – è rimasto immutato negli anni, perché essere solidale rimane uno dei valori fondanti della vita di un essere umano e aiuta ad affrontare la vita con un altro punto di vista».