Gazzetta di Modena

Modena

Il caso

Modena, evade per il funerale dei genitori: 27enne condannato a otto mesi

di Daniele Montanari
Modena, evade per il funerale dei genitori: 27enne condannato a otto mesi<br type="_moz" />

Persi padre e madre in un incidente, il giovane era ritornato in Ucraina

04 febbraio 2024
3 MINUTI DI LETTURA





Evade dagli arresti domiciliari per tornare nel suo Paese di origine e poter così partecipare al funerale dei suoi genitori. Ma al rientro in Italia viene condannato a otto mesi di carcere.

È una dolorosa storia in bilico tra esigenze morali e di rispetto della legge quella che arriva dal tribunale di Modena. Riguarda un 27enne ucraino originario della città di Zbruch, nella parte ovest del Paese sul confine con la Moldavia e la Romania. Un’area dunque non coinvolta dalla guerra con la Russia, e la vicenda del resto è precedente all’esplosione del conflitto. Il giovane si trova in Italia da tempo, e a Modena in particolare si è messo nei guai per droga. È stato condannato per spaccio e da alcuni mesi si trovava agli arresti domiciliari in città, quando la tragedia è piombata sulla famiglia che aveva lasciato in patria.

I fatti

Era il 29 luglio del 2019: suo papà e sua mamma sono morti entrambi in un terribile incidente stradale in Ucraina. Quegli stessi genitori che si stavano preoccupando fortemente per l’avvenire del figlio: appreso dei suoi problemi con la droga e dell’arresto, erano venuti anche a Modena per parlare con il suo avvocato della situazione. Poi erano rientrati a casa.

Raggiunto dalla tragica notizia, il giovane non ci ha pensato due volte: pur sapendo quello a cui andava incontro, ha deciso di evadere dai domiciliari per tornare in Ucraina e partecipare al funerale dei genitori. Ce l’ha fatta, è arrivato in tempo. Poi è rimasto là per circa un mese e mezzo per espletare le pratiche burocratiche e rientrare in Italia con anche i certificati di morte.

Nel frattempo i carabinieri durante il servizio di vigilanza presso il suo domicilio a Modena hanno accertato per due volte la sua mancata presenza a casa, dove doveva rimanere agli arresti. E hanno quindi trasmesso l’informativa in Procura per evasione.

Al rientro il 27enne è tornato nel suo appartamento di Modena e lì ha trascorso regolarmente tutto il tempo di detenzione domiciliare rimanente. I carabinieri hanno accertato il suo ritorno e la presenza costate ai controlli, senza nessuna infrazione.

La denuncia per evasione però ha fatto il suo corso, e il giovane mentre terminava il suo periodo detentivo si è trovato nuovamente a processo. La vicenda è giunta a sentenza nei giorni scorsi: il giudice non ha potuto fare altro che prendere atto dell’avvenuta evasione, ma tenendo conto delle motivazioni, ha disposto per il 27enne il minimo della condanna: 8 mesi che avrebbe potuto nuovamente trascorrere ai domiciliari. Nel frattempo però lui è sparito: conscio della possibilità di una nuova condanna, si è reso irrintracciabile. E così l’avvocato non può neanche fare l’appello.