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Carpi, fattoria didattica e riabilitativa: rinasce la villa da 1 milione

Gabriele Canovi
Carpi, fattoria didattica e riabilitativa: rinasce la villa da 1 milione

Il progetto della Nazareno per l’immobile ricevuto in dono

12 febbraio 2024
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Uno spazio gestito dai ragazzi disabili che vi abitano, con l’obiettivo di avvicinarli al mondo del lavoro. Allo stesso tempo, anche un luogo a scopo didattico rivolto ai piccoli studenti delle scuole del territorio e a scopo riabilitativo per accogliere persone affette da autismo o disturbi comportamentali gravi.

LA SEDE

Questo posto esiste, si chiama “Casa Lucia” e si trova in via Argine Panzano, a pochi chilometri dalla frazione di Gargallo. L’indirizzo vi sembrerà familiare. Già, perché a novembre 2022 scrivevamo sulla Gazzetta di una maxi villa da un milione di euro lasciata in dono alla Cooperativa sociale Nazareno. Non un immobile qualsiasi, ma quella che una volta era la residenza del notaio Mauro Rocca. La donazione era stata fatta alla Fondazione Don Ivo Silingardi, realtà appunto legata all’opera della cooperativa sociale.

IL PROGETTO

Ecco, da quel giorno è passato più di un anno e di strada, nel frattempo, ne è stata fatta. Sono stati realizzati due alloggi (precedentemente dislocati in altre residenze) che ospitano alcuni giovani della cooperativa sociale e oggi c’è il progetto completo. Un progetto che si chiama, appunto, fattoria didattica e riabilitativa. Ma scendiamo nel dettaglio.

La “nuova” Casa Lucia – recentemente ribattezzata così in memoria della scomparsa dell’insegnante Lucia Rossi – ha un valore di oltre un milione di euro e verrà realizzata in collaborazione con il Comune e prevede l’utilizzo dei fondi del Pnrr, dato che la giunta aveva candidato al Piano nazionale di ripresa e resilienza il progetto stesso. La fattoria didattica sarà seguita dai ragazzi che dal maggio dell’anno scorso vivono nei due appartamenti e sarà a disposizione delle scuole. Si diceva dello scopo riabilitativo: ecco, potranno visitare la fattoria anche persone affette da autismo o gravi disturbi compartimentali sicuri del positivo effetto che possa avere in loro.

IL CRONOPROGRAMMA

Il cantiere per realizzare la fattoria è iniziato da qualche giorno, ma i lavori di ristrutturazione e di adattamento da svolgere non sono pochi lavori di ristrutturazioni e di adattamento. Il cronoprogramma è chiaro nella testa dell’amministrazione e della Nazareno: «Si tratta di una co-progettazione – aveva sottolineato l’assessore al Sociale Tamara Calzolari – che rientra nei fondi del Pnrr. Avevamo dei fondi utilizzabili per un progetto rivolto al sociale e condiviso con gli enti del terzo settore. Il bando, però, prevedeva che fosse l’ente esterno a possedere e a proporci un immobile in cui dare vita al progetto. Facendo parte dei fondi del Pnrr – continua Calzolari – la chiusura della progettazione della villa è fissata per il 2024. Entro il 2026, invece, è previsto il rendiconto. Indubbiamente, ci sono diversi lavori da realizzare, a partire dal rendere lo stabile strutturalmente adatto a persone con disabilità».

L’idea iniziale, infatti, era realizzare una casa residenziale per persone disabili, in cui queste possano vivere, ma anche formarsi e crescere professionalmente. Ora, quel disegno è pronto a diventare realtà in una location importante – c’è anche una piscina – e allo stesso tempo storica. 

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