Gazzetta di Modena

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L’aggressione

Modena, accoltellò studente sull’autobus: «Sì alla perizia psichiatrica»

Stefania Piscitello
Modena, accoltellò studente sull’autobus: «Sì alla perizia psichiatrica»

Il 20enne in passato è stato sottoposto a trattamenti sanitari obbligatori

14 febbraio 2024
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Modena Spetterà al perito nominato dalla procura dover valutare se il 20enne che il 17 gennaio scorso ha accoltellato sul bus uno studente 17enne che tornava da scuola per rapinarlo, è capace di intendere e di volere. È stato stabilito mercoledì mattina in tribunale, dove il gup ha conferito l’incarico alla psichiatra Matilde Forghieri.

Sul 20enne pendono pesanti accuse: rapina aggravata e tentato omicidio aggravato. Il perito dovrà quindi valutarne, oltre alla capacità di intendere e volere al momento del fatto, anche una sua eventuale pericolosità sociale. Il giovane è assistito dall’avvocato Luigi Milito di Bologna, che si è riservato circa la nomina di un consulente di parte. Al momento l’indagato si trova in carcere. La sua posizione è molto delicata. In passato infatti è stato sottoposto a trattamenti sanitari obbligatori, anche se in un altro procedimento è stato giudicato in grado di affrontare il processo.

La vittima è assistita, insieme ai suoi familiari, dagli avvocati Henrich Stove e Luca Pastorelli.

Il giovane stava rientrando a casa dopo scuola quando è stato aggredito dal 20enne sull’autobus. Era stato colpito con un coltello in viso – all’altezza dell’occhio che fortunatamente non è stato intaccato – alla mano con cui ha tentato di fermare quei colpi e al collo. Ha dovuto subire un intervento chirurgico ma le conseguenze avrebbero potuto essere ben peggiori.

Le telecamere installate sul bus hanno immortalato l’aggressione, permettendo di ricostruire quanto accaduto. «Il ragazzo – così aveva spiegato il procuratore capo Luca Masini – era seduto sul sedile davanti all’aggressore posizionato nell’ultima fila del bus. Inconsapevole di quanto stesse accadendo è stato sollevato dal collo ed immediatamente dopo colpito ripetutamente con un coltello al collo, al volto di fianco all’occhio destro ed alla mano utilizzata dalla vittima per proteggersi».

A quel punto la vittima ha provato a divincolarsi, e infatti ha riportato anche una ferita alla mano, la stessa con la quale ha provato in tutti modi a parare quei colpi: «Ma l’aggressore – aveva aggiunto Masini – lo tratteneva sul sedile; quindi, il ragazzo ha afferrato lo zaino che teneva vicino, ha aperto la cerniera e consegnato il portafoglio al rapinatore. Il ragazzo, rimasto da solo con l’aggressore sul bus perché tutti gli altri passeggeri impauriti erano fuggiti, è riuscito ad alzarsi e raggiungere il portellone anteriore per mettersi in salvo. Il rapinatore rimasto solo sul bus si è alzato, rovistando fra zaini e giacche lasciati dai giovani trasportati».