Gazzetta di Modena

Modena

Incidente fatale sul lavoro

Novi, muore precipitando dal tetto

Gabriele Canovi
Novi, muore precipitando dal tetto

Aniello Esposito, 69 anni residente a Concordia, stava lavorando su un capannone. Secondo una prima ricostruzione, un lucernario ha ceduto facendolo cadere da 7 metri

14 febbraio 2024
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Novi Stava lavorando sul tetto del capannone quando all’improvviso è precipitato al suolo cadendo da sette metri d’altezza. Troppi per evitare la tragedia. Troppi anche per i soccorritori, intervenuti immediatamente dopo aver ricevuto l’allarme e che hanno provato in ogni modo a salvargli la vita.

Ha perso la vita così mercoledì pomeriggio Aniello Esposito, 69 anni residente a Concordia ma originario di Salerno. È morto mentre lavorava alla Cmd di via Milano, nella zona industriale di Novi, azienda di cui era l’ex titolare. Non sono ancora chiare le cause, e quindi cosa abbia provocato quella tragica caduta, ma secondo una prima ricostruzione l’uomo si trovava sopra un lucernario che a all’improvviso avrebbe ceduto sotto il suo peso, facendolo appunto cadere da un’altezza di quasi sette metri.

L’allarme ai soccorritori scatta proprio in quel momento: sono circa le 15.40 quando gli altri operai presenti alla Cmd sentono un boato. È il rumore del tetto che crolla e del corpo di Esposito che sbatte rovinosamente contro il suolo.

La corsa dei mezzi sanitari è sfrenata, in momenti come questi ogni secondo può essere decisivo. E così a Novi interviene immediatamente un’ambulanza e l’automedica da Mirandola, oltre all’elisoccorso fatto decollare dall’ospedale di Parma visto che quello del Maggiore di Bologna era impegnato in un’altra operazione di soccorso.

Il personale sanitario, medici e infermieri, prova in ogni modo a rianimare il 69enne ma ogni tentativo si rivela purtroppo essere vano e quindi il medico non può che constatare il decesso. Esposito ha perso la vita sul colpo.

I sanitari non erano gli unici lì, in via Milano: con loro sono intervenuti anche i vigili del fuoco di Carpi e i carabinieri della Compagnia di Carpi. I primi per mettere in sicurezza l’area; i secondi per effettuare le prime rilevazioni e accertamenti sull’accaduto dando il via, di fatto, alle indagini. A collaborare in questa fase di ricostruzione anche la Medicina legale dell’Ausl, organo sempre chiamato in causa di fronte ad avvenimenti di questo tipo, quindi incidenti mortali sul lavoro.

Quello che purtroppo ha coinvolto il 69enne Aniello Esposito non è il primo tragico infortunio sul lavoro nel Modenese di questo 2024 e conferma un trend spaventosamente in crescita.